Facciamo il prezzo. Tutto ha un prezzo. Soprattutto l’esperienza: De Laurentiis ha tra le mani un centravanti letterario con la maschera di Zorro che con Garcia ci starebbe a meraviglia – è una storia già scritta – ma i boomerang delle mega offerte rifiutate in passato insegnano che la corda si spezza per tutti e gli anni passano. E insieme anche la forza contrattuale, fino al parametro zero: ecco perché Victor Osimhen, l’uomo mascherato che sposta gli equilibri, è incedibile ma non troppo. Non proprio: «Resterà. Deve rimanere. A meno che non arrivi l’offerta irrinunciabile per la salute del Napoli», ha detto lunedì Adl pensando a quei 150 milioni che un giorno diventano 130 (minimo per rispondere al telefono) e un altro 149. Sono incedibili-cedibili anche Dusan Vlahovic e Federico Chiesa, la coppia di scontenti della Juve: 80 milioni per parlare del centravanti e 45 per ragionare del collega. In-cedibile è Nicolò Barella, 26 anni e un’anima grande quanto il centrocampo dell’Inter e della Nazionale: per lui s’è mosso il popolo nerazzurro, è stato dichiarato «Intoccabile», ma se arrivasse un’offerta compresa tra 80 e 90 milioni bisognerebbe ritoccare la sceneggiatura. Funziona così: sono le leggi del mercato e dei bilanci, della vita di un club. Presente e futuro. E chi dice che le bandiere non esistono più dovrebbe chiacchierare con gli arabi come hanno fatto Benzema e Koulibaly. E poi, beh, c’è Nicolò. Zaniolo: « Sto bene in Turchia, vediamo che succede. Non si può mai dire, si vedrà », ha detto ai microfoni di TVPlay da Formentera. Dove tutto è più bello. P er il Galatasaray è incedibile , certo, però ha la clausola rescissoria da 35 milioni nel contratto e l ’Italia nel cuore . E la Germania dietro la porta : Borussia Dortmund e Lipsia hanno chiesto info.