Il presidente non si nasconde e sogna la conquista d’Europa: “Magari arrivare in finale di Champions League”

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Bisogna cercare un angolo, forse meglio uno stadio, possibilmente una teca, in cui andare a posare lo sguardo: e qua, nella Napoli che ha rivisto ciò che per trentatré anni ha semplicemente sognato, ora c’è un orizzonte definitivo. Aurelio De Laurentiis non si nasconde, se ne sta dietro la propria macchina da presa e comincia da dove ha appena finito, perché domani è eternamente un altro giorno: «Spero che lo scudetto sia stato soltanto l’inizio di un percorso che una città come questa merita. L’obiettivo è di ripetersi e poi magari di arrivare in finale di Champions League». E’ cominciata un’epoca nuova, sa di taglio talmente netto dal passato glorioso in cui Luciano Spalletti, lo stratega di un’impresa solenne e sontuosa, rimane come un’ombra incastonata nel labirinto della memoria, sussurrata a mezza voce: è un altro ciclo, allons enfants direbbero i francesi, e appartiene a Rudi Garcia, corteggiato per una decina di giorni, estrapolato da quel casting virtuale e assai surreale nel quale nessuno ha mai creduto, proprio mentre si sparavano gli ultimi fuochi della festa: «Ho cominciato a pensare al nuovo allenatore il 5 giugno. Ho visto la mappa e ho selezionato chi giocava con successo con il 4-3-3 e ho trovato un allenatore che ha fatto strike. Garcia a Roma ha conquistato due secondi posti; con il Lione ha sfiorato la finale di Champions e io per arrivare in finale ci metterei la firma».  

 

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Fonte: CdS

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