“Il primo regalo è stare qui con voi a Napoli. La cosa bella che arriva da me e dal presidente è l’ambizione. Vorrei fare i compimenti al presidente alla sua squadra che sarà la mia. Quando sono arrivato in città ed hi visto le bandiere e gli striscioni, mi sono reso conto che la città è molto fiero della sua squadra, il mio obiettivo è che questa cosa succeda anche nel futuro”.
DELA: “Lo scudetto è stato un fatto iniziatico, speriamo che non sia un caos ma che sia l’inizio di un percorso che la città e i tifosi meritano Adesso l’obiettivo è provare a ripeterci e poi siamo arrivati in semifinale di Champions.”
“Io quando inizio una competizione, la gioco per vincerla, il presidente ha messo la barra molto alta perchè ci sono molti club i Champions che sono forti. Però io sogno, ed io sono qua per vincere i trofei. Io penso che Napoli è una squadra che ogni anno deve giocare la Champions”.
DELA: “Non ho dato al via un casting molto lungo, questo è quello che ho fatto credere a voi. Io mi sono dedicato per tre settimane alla organizzazione della festa dello scudetto. E’ stato tutto un generoso dare alla città che lo meritava, abbiamo voluto organizzare qualcosa che sulla Rai ha sfiorato uno share del 30%. Il 5 poi ho cominciato a pensare la nuovo allenatore”.
“Io non ho paura di nulla. La vittoria del campionato deve dare la fiducia ad ognuno di loro. Da inizio campionato però si comincia tutto dall’inizio. I giocatori quindi da un lato devono non devono dimenticare quello che hanno fatto, ma sempre con umiltà. Io ho visto una squadra non solo singola di qualità, ma una squadra e una panchina altrettanto di qualità. La cosa che mi ha rassicurato è l’ambizione del presidente e quindi sono sicuro che mi darà una squadra forte. Lasciatemi il tempo di conoscere i miei giocatori e quando si parte si parte a bomba”
“E’ un vero piacere tornare in Italia, al Sud, a Napoli e non vedo l’ora di conoscere la città. Darò il meglio, lo so fare e lo farò qua”
“Qualsiasi allenatore che si siede sulla panchina del Napoli dopo la stagione passata si sa non è facile. Io arrivo qua e non vado a rivoluzionare tutto. Non è però che non vado a mettere il mio tocco. Un allenatore si deve adeguare alla rosa e sembra che il 4-3-3 vada a pennello per il Napoli. La tua squadra però devono sapere anche cambiare modulo a gara in corso, perchcè voglio dei giocatori intelligenti che sappiamo anche spiazzare l’avversario”.
DELA: “Da parte mia c’è tutto lo slancio in un nuovo inizio, c’è tutta la fiducia per un allenatore che ha già dimostrato quello che può fare. Dobbiamo solo lasciarlo lavorare”.
“Se i giocatori sono motivati come me allora saremo una squadra tosta. Dobbiamo stare attenti perchè quando vinci puoi addormentarti un pò , ma io starò lì a dare la sveglia. Ci sono molti giocatori giovani con cui voglio lavorare”.
“Anguissa lo conosco bene è sempre un pò il mio piccolo. Sono molto contento di ritrovarlo, ha fatto un grande salto di qualità da quando è uscito dal Marsiglia, e adesso col Napoli ha dimostrato di essere un uomo importante non solo in campo, ma anche nello spogliatoio. Lui sa che sarò ancora più esigente con lui, proprio perchè lo conosco”.
“Quest’anno tra la Champions, Conference ed Europa League tre italiane in finale, significa che il calcio italiano è molto in alto. Qua ho sposato il progetto sportivo, volevo solo essere sicuro che il presidente volesse vincere altri trofei e che era competitivo. Nessun giocatore è insostituibile, quindi ho fiducia non solo ne presidente ma anche nel settore tecnico del Napoli che lavora tanto bene, e che l’anno scorso ha fatto tanto bene”.
DELA: Non ho trovato delle diffidenze nè ho trovato dubbi in Garcia. Sembrava quasi che fossimo incontrati in maniera naturale”.
“E’ un segno del destino che sono arrivato alla Roma dopo Spalletti, e anche qui lo stesso. Io credo che già c’è un nuovo Gervinho nella squadra. Io non vedo l’ora di conoscere i miei giocatori, il talento c’è, stiamo già lavorando sulla squadra, chi rimarrà al cento per cento chi potrebbe andare via”.
DELA: “Con Osimhen siamo già d’accordo col prolungamento di contratto di altri due anni. Io sono convinto che la preparazione nei ritiri sia fondamentale, e quindi abbiamo rifiutato molte proposte per evitare di partire, giocare e ritornare, e per preparare la nuova stagione, abbiamo pensato di giocare delle amichevoli a Castel Di Sangro. Per noi è importantissimo allenarci come si deve sia Dimaro che a Castel Di Sangro. Con Garcia abbiamo già parlato di chi eventualmente partire e con chi sostituirlo. Dopo aver vinto un campionato dopo 33 anni di attesa la sazietà può giocarti un brutto scherzo, ed io devo ringraziare Spalletti per avermi chiesto l’anno sabbatico, e con Rudi sono sicuro che potrà avere la fame giusta.
“Ogni singolo ha la sua importanza, ma il cuore del mio gioco è stato sempre il centrocampo. Non voglio parlare di singoli perchè questa rosa ha giocatori forti e una panchina forte, ma Lobotka è un giocatore fantastico e mi auguro di trovare in questo reparto giocatori che giocano bene col possesso palla ma anche in fase difensiva. Il bello del Napoli è che ognuno corre, ed il mio compito sarà quello di far sì che continuino a correre con la palla e senza”.
“Io rispondo solo coi valori, le ambizioni, l’umiltà e il lavoro. Ci sono i big, ma ci sono anche i giovani che devono crescere, che devono sentire il senso di appartenenza. Per me è sempre importante la maglia che indossi e lo stemma che hai sul cuore, che vanno rispettate e onorate”
“La cosa importante non sono solo le bandiere ma il cuore di ogni tifoso pieno d’orgoglio. Io sono venuto a giocare al Maradona che all’epoca era ancora il San Paolo, ed è tosto perchè i tifosi spingono tanto la squadra”.
“Nel club ci sono già professionisti di qualità, ed io porterò tre assistenti. La guida della squadra sono io ma lo staff tecnico è molto importante, e faremo un bel lavoro che porterà sicuramente a dei bei risultati”
In diretta la presentazione ufficiale di Rudi Garcia oggi alle ore 18.00.
l primo appuntamento ufficiale della nuova stagione agonistica che permetterà a tutti i tifosi di conoscere da vicino il tecnico chiamato a raccogliere la storica eredità di Luciano Spalletti, da una location di prestigio “Il palazzo Reale di Capodimonte”.