Molti tifosi si chiedono da dove i giornalisti prendono le notizie. Spesso si tratta di “spifferi”, confidenze che chi è vicino ai protagonisti fa. Ad esempio, se si cerca un nuovo allenatore ci si consulta con gli altri dirigenti, magari parlando a voce alta. Oppure può esserci un piccolo sfogo. E se chi sa queste cose lascia uscire qualcosa viene fuori la notizia. Con Aurelio De Laurentiis questo è praticamente impossibile. La scelta del nuovo allenatore del Napoli, infatti, è soltanto sua. Tutto nella testa del presidente, come ha quasi sempre fatto dopo l’addio di Pierpaolo Marino.
De Laurentiis tiene a prendersi la responsabilità della scelta, e a ponderare molto approfonditamente. E ovviamente conduce personalmente la trattativa, anche se per i dettagli burocratici ed economici più particolari si affida all’ad Chiavelli. Per il resto è tutto nella testa del presidente. Riflessioni, slanci e improvvisi cambi di idea. Di solito non ne parla con nessuno, o quanto meno nessuno dei collaboratori sa esattamente cosa ha in testa De Laurentiis.
E ovviamente chi sa qualcosa non fa uscire nulla. A quanto pare, neanche Cristiano Giuntoli è particolarmente informato. Possibile che c’entrino qualcosa le voci d’addio del ds, ma è anche vero che pure in passato l’allenatore è stato scelto dal presidente. Ecco perché è molto difficile prevedere cosa sta pensando il patron azzurro. Di certo c’è che conduce delle “interviste”, come ama definirle, a persone che conoscono bene i vari allenatori.
De Laurentiis annota tutto, mette sulla bilancia le referenze positive e quelle negative. Si informa su ogni aspetto: non solo sportivo, ma anche umano e caratteriale. Ultimamente il patron tiene molto al rapporto con i giocatori. Non vuole che il suo allenatore metta da parte qualcuno, ad esempio. E quindi valuta, sonda, esplora e decide.
Il dopo Spalletti è un affare assai delicato, ma De Laurentiis ha dimostrato di saper scegliere bene gli allenatori. Ha detto che nella sua lista ce ne sono una decina: difficile capire di chi si tratta. Ma di certo in lizza ci sono Sergio Conceicao, Vincenzo Italiano, Thiago Motta e Rafa Benitez. Nomi che si “sgonfiano” e si gonfiano a giorni alterni, senza dimenticare Nagelsmann e Galtier, altre idee che De Laurentiis ha sicuramente avuto. E poi c’è l’ultima suggestione, quella che porta addirittura al ct della Nazionale Roberto Mancini, che comunque è sotto contratto con la Figc. Forse solo Luis Enrique è da depennare, visto che viene dato vicino al Psg: ma con De Laurentiis tutto può succedere. Da scartare, però, la clamorosa “pace” con Spalletti.
Ormai i toni d’addio sono assodati e sembra davvero troppo pensare a un incredibile dietrofront del tecnico toscano, fermo restando che De Laurentiis ha invitato Luciano a rifletterci fino a lunedì, quando le parole dell’allenatore azzurro hanno definitivamente sancito l’addio. E quindi per il nome giusto servirà qualche giorno, probabilmente almeno un’altra settimana: forse è un indizio che può portare all’allenatore della Fiorentina, che mercoledì dovrà giocare la finale di Conference League.
Fonte: Il Roma