Giovanni Simeone, attaccante del Napoli, ha parlato in un’intervista ad AS, a cura di Mirko Calemme.
– Suo padre è appena venuto a trovarlo in quei giorni.
“È difficile eguagliare mio padre e averlo al mio fianco in quel momento è stato incredibile. Amava tutto, non si aspettava un posto con tanta magia. Si innamorò di Napoli… E mozzarella. Ogni volta che viaggiamo lì, ci chiede di portargli cinque chili. Cinque! (ride).
– Ha dichiarato che preferiva non essere il suo allenatore. Pensi che sia cambiato?
– Parliamo sempre dell’unico modo per farlo accadere, un giorno, sarebbe per lui arrivare in una squadra dove sono già. Sarebbe diverso, ma ugualmente scomodo nello spogliatoio. I giocatori non sono sempre contenti del loro allenatore, e ci sarebbero persone che vorrebbero ancora parlare male di mio padre con me.
– Un video di lui che festeggia la notizia di un gol dell’Atleti è diventato virale.
– Guardo tutte le partite, sono un grande fan. Ci sono molti anni della mia vita, sono stato al Calderón tante volte… Non ho mai suonato lì, ma mi sento parte della famiglia, è parte di me. Soffro perché sono solo un altro fan.
– Ha sette anni e ha segnato quasi 80 gol in Italia. Pensi che la Serie A stia crescendo?
– Ogni anno sempre più persone vogliono venire a giocare qui. Le squadre sono competitive, ognuna delle grandi può vincere il campionato. E, inoltre, si vive bene, si mangia bene, ogni città ha il suo fascino. In Italia c’è qualcosa di diverso.