Non importa quanti anni tu abbia, tantomeno di che nazionalità tu sia, se sei un calciatore e vieni sostituito, a meno che non si tratti di infortunio o standing ovation, ci resti male. A volte lo dimostri, a volte no. E’ successo ieri anche a Kvara. Il Mattino scrive: “Il muso lungo di Kvara dopo il cambio.” Non voleva uscire il georgiano, al momento della sostituzione si è avviato a testa bassa verso la panchina, ha salutato il subentrante Raspadori, ha ricevuto la pacca amichevole di capitan Di Lorenzo, ma si vedeva che era amareggiato. C’è da dire che durante il match, Spalletti, più di una volta gli aveva ricordato la fase di non possesso… “C’era bisogno di accorciare e dare una mano per poi andare su Osimhen. Gli chiedevo di venire a legare maggiormente il gioco perché lui sa tenere il pallone tra i piedi e sa prendere in mano la situazione. Kvara è fortissimo: più lo vedo e più mi piace, ma quando gli avversari ci pressano diventa più difficile portarlo sull’esterno” ha detto il tecnico interrogato sul cambio.