Vittorio Tosto, ex azzurro e talent scout, è intervenuto a Radio Marte nel corso di “Forza Napoli Sempre” condotto da Gianluca Gifuni. «La partita con l’Inter in questo momento ha un valore riduttivo. Il Napoli, infatti, ha fatto una maratona che lo ha portato ad un risultato straordinario. E il giorno dopo una maratona non si corre mai forte. Se oggi il Napoli mollasse qualcosina sarebbe del tutto naturale. Dopo la partita con l’Udinese se i calciatori si concedono, come è successo, ai festeggiamenti, ad un allenamento meno intensivo e se ti godi quello che hai raggiunto, le prestazioni fisiche, il fisico del giocatore tende a mollare e per una/due settimane perde anche un po’ di adrenalina. Per riguadagnare questo occorre qualche settimana. Oggi al giocatore del Napoli non interessa riprendere quella cattiveria, quella grinta nella partita contro l’Inter. Andrà anche scarico a divertirsi. Mentre ci sta che l’Inter possa venire a Napoli, più pronta e cattiva, a giocarsi la partita. Questo Napoli è assolutamente migliorabile. E, dal momento che le aspettative sono alte, l’anno prossimo i tifosi daranno per scontato che si comincerà col vincere per le prime 5 giornate consecutive. Per tamponare quelle che sono le aspettative tu devi trovare un altro Kvara, perché c’è, devi trovare un altro Kim, e così via. E Spalletti vorrà cercare giocatori nuovi per migliorare la rosa. Oggi se voglio prendere un giocatore sui livelli di Kvara, in Italia, devo prendere Leao che non posso prendere alle condizioni di Kvara. Devo puntare su un giocatore di un certo livello che se non c’è in Italia e non dà le garanzie che cerco devo andare a prenderlo all’estero. Devo cercare calciatori che abbiano un rendimento uguale o superiore a quelli che ho. Su Giuntoli ti posso dire che conoscendolo bene e conoscendo il percorso che ha fatto ti dico che non a caso è campione d’Italia. Io spero che lui possa riabbracciare il progetto Napoli anche perché molto stimato dal presidente e da tutta la famiglia. Certo la tentazione di cambiare c’è, c’è più di una conversazione, c’è più di uno scambio di parole, di intese e desideri. In questo momento io ho altri De Lorenzo che sono anche giovani. Quando ho un giocatore forte io lo propongo a tutti. Oltre al terzino destro ho anche una mezz’ala, un attaccante forte e un difensore centrale fortissimo, mio figlio che in questo momento è dell’Empoli. Poi Di Lorenzo ci si diventa, non si nasce. Oggi non ho giocatori in trattativa col Napoli. Anche perché io la penso che se un giocatore lo reputo all’altezza della piazza, in questo caso Napoli, lo propongo. Altrimenti no. Se il Napoli dovesse sostituire Giuntoli credo che il profilo giusto sia quello di Pietro Accardi. La Juve ha ancora un grandissimo appeal perché ha ereditato il grande lavoro di Gianni Agnelli che ha legato il marchio aziendale a quello familiare».