ANTEPRIMA SPALLETTI: «IL FUTURO E’ QUI. Il club ha già programmato tutto». Il tecnico è vicinissimo al rinnovo
L’allenatore anticipa il futuro dopo la sconfitta «Il Napoli ha dimostrato di saper fare mercato e ha già messo dei nuovi giocatori nel mirino»
L ’allenatore più offensivista del calcio italiano, il papà della squadra con il miglior attacco (70 reti), quell ’ esteta esagerato che ha lasciato sfilare il Napoli sul red carpet (o forse era azzurro) con addosso uno scialle tricolore, sa essere anche l’esatto contrario di se stesso, mediaticamente un difensivista o semmai un temporeggiatore oppure un contropiedista, comunque uno stratega. Quando Monza-Napoli è finita, e non c’è da sorridere ma neanche poi da amareggiarsi più di tanto, è chiaro che in sala stampa, dinnanzi alle telecamere, in prossimità dei taccuini, in quel recinto in cui la curiosità è disperatamente oltre la soglia da cento milioni, la domanda da cento milioni di euro s’avverte nell’aria, tra lo scroscio della pioggia, e però lì rimane, soffocata sul nascere dal pressing di chi sa come si resiste all’attacco frontale o anche no. «Le società come il Napoli sono abituate a programmare, tu la sera prima puoi decidere di andare in vacanza e parti ed uguale è per i calciatori. Bisogna essere bravi a tirare al volo. Il Napoli ha fatto vedere di essere attrezzato a fare le squadre, sa programmare e scegliere all ’ ultimo momento. Ci siamo trovati – nell’estate scorsa – a dover rimpiazzare qualcosa all’ultimo momento e lo staff di Giuntoli ha proposto dei calciatori che abbiamo valutato. Ne hanno nel mirino diversi anche adesso e se ci sarà bisogno si andranno a valutare». Monza-Napoli è un dettaglio di questa esistenza grassa, d’una vita da vivere gustandosela appien o , e pazienza se per una volta è andata male : cos’è una sconfitta rispetto allo scudetto? P erò l’ossessione popolare, adesso, è su quel nodo chiamato contratto, che sta lì, profuma davvero, ma non è ancora stato sistemato sul tavolo, non venerdì sera, in una cena avvenuta quasi in pubblica piazza, senza privacy e con argomenti rimandati al prossimo appuntamento. Giovedì ci sarà la presentazione del ritiro di Dimaro-Folgarida, si capirà magari dagli sguardi o anche no, e però per il momento c’è dell’altro, c’è il dovere di riconoscere al Monza il suo squisito senso di sportività («ci hanno fatto trovare uno striscione, Benevenuto Napoli, e non è mai successo») e poi quello d i riconoscere i meriti di Palladino: «E ’ un ottimo allenatore e la sua è una squadra di livello che sa giocare a l calcio . Contro questo avversario, se perdi così tanti palloni e giochi in maniera sporca, puoi uscirne sconfitto e provare comunque un leggero fastidio».
Fonte: CdS