Non è una rottura, anche se De Laurentiis ci è rimasto male. Cristiano Giuntoli vuole andare via: probabilmente, quando il presidente parlava di “scontenti”, si riferiva a lui. Tuttavia il direttore sportivo non si riconosce in questo termine. Ha un anno di contratto, ma aveva già deciso che il suo ciclo sarebbe terminato in questa stagione. La consapevolezza di aver centrato gli obiettivi che si era fissato, e più probabilmente la ricerca di nuovi stimoli. Il desiderio di lavorare con equilibri diversi. L’occasione che aspettava è arrivata: la Juventus lo ha cercato già molto tempo fa. È pronta a dargli, di fatto, pieni poteri. L’intera gestione tecnica. Una tentazione a cui Giuntoli non può resistere. Guidare la direzione sportiva della Juventus e aprire un nuovo corso a lungo termine è indubbiamente uno stimolo importante. Del resto il toscano non è tifoso del Napoli, seppur ormai legato ai colori e alla città. Ma dal punto di vista del professionista è comprensibile la sua decisione. Avrà carta bianca, a cominciare dalla scelta dell’allenatore. John Elkann gli ha chiesto di mettere fine ad acquisti costosi per giocatori “normali” e chiudere l’era dei calciatori a fine carriera con ingaggi altissimi. Si parla di accordo triennale, ma le parti frenano su un matrimonio ormai fatto. Forse c’entra anche il Napoli. Il ds deve liberarsi dall’ultimo anno che lo lega al club azzurro. De Laurentiis non punterà i piedi e non si opporrà alla scelta professionale del suo collaboratore. Tuttavia, bisogna trovare un accordo. Conoscendo bene il suo presidente, Giuntoli avrebbe immediatamente premesso di essere pronto a rinunciare alla buonuscita. Il dirigente avrebbe proposto un accordo consensuale, di fatto penalizzante per lui e senza costi per il club azzurro. Non si parla ancora di un addio sancito, ma De Laurentiis avrebbe preso atto. Tuttavia non si esclude una ulteriore riflessione per Giuntoli, soprattutto se la Juventus dovesse avere ulteriori penalizzazioni. Tirando le somme, la sensazione è che il ds andrà a Torino a prescindere dalle penalizzazioni. Ovviamente, per svolte concrete bisognerà attendere la fine della stagione, ma è probabile che entro un mese le strade si separeranno.
Giovanni Scotto, Il Roma