DUBBI E CERTEZZE. E allora, la capitale del mercato si chiama Osimhen: De Laurentiis continua a ribadire la volontà di non cederlo e anzi di godere ancora della sua forza dirompente e dei suoi gol, ma tutto intorno è un turbine di voci e di sussurri. Nel buio: ecco perché il presidente sta costruendo un recinto con la concorrenza, forte di un contratto che lega Osi al Napoli fino al 2025. In un momento particolarmente delicato considerando le posizioni di Spalletti e Giuntoli, ingegnere e architetto dello scudetto, DeLa vuole evitare che il progetto perda pezzi fondamentali e insiste a seminare le sue certezze ogni volta che può.
Anche perché c’è il rischio serissimo e concreto che un altro dei totem del trionfo saluti tutti a fine campionato, dopo appena una stagione insieme (e che stagione): Kim, certo. Che andrà in tournée con la squadra in Corea, il suo Paese, e subito dopo potrebbe cambiare vita e campionato per la seconda volta in un anno: il Manchester United attende di chiudere tutti i passaggi richiesti dalla burocrazia e di portarlo in Premier sfruttando la clausola rescissoria inserita nel contratto. Con il placet di Minjae, ovviamente.
IL CHUCKY. Da valutare anche la posizione di Lozano, altro uomo in orbita Premier: gli emissari dell’agenzia inglese a cui ha affidato i propri interessi, la Unique Sports Group, sono stati di recente a Napoli e hanno chiacchierato del futuro con lui e con la sua famiglia. Qualcosa si muove, qualcosa c’è all’orizzonte. Tutto fermo, invece, sul fronte Zielinski: il contratto di Piotr scadrà il 30 giugno 2024, tra poco più d’un anno, e ciò significa che se le cose non dovessero cambiare sin da gennaio acquisirebbe lo status di parametro zero. Al momento, però, regna il silenzio: non si parla di rinnovo e neanche di un addio. Soprattutto perché lui in azzurro è felice, sta benissimo: l’idea è attendere che la stagione tramon ti e poi si vedrà. Con serenità.