«È stata la mia prima squadra quando ero bambino, sono felice per la città». Confessioni di un tifoso speciale per celebrare il trionfo del e di Napoli. Dai vicoli ai rioni, dalle piazze al lungomare, nella festa azzurra c’è tutta la «passione smisurata» che si è unita al «cuore enorme della comunità, un valore aggiunto» secondo il ministro per lo sport e i giovani. Un delirio di gioia collettiva che deve però continuare «nella massima civiltà», l’invito e la speranza di Andrea Abodi per una «energia» che deve andare oltre e «consentire di migliorare ulteriormente i luoghi dello sport, a partire dal Maradona, investendo negli impianti di allenamento perché il Napoli tiene alla “scugnizzeria”».
Abodi ha anche parlato degli scontri tra tifosi sul campo di Udine: «Evidentemente c’è un margine di miglioramento dal punto di vista organizzativo. Bisogna prevenire piuttosto che prendere atto».Di «scudetto strameritato» ha parlato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha punzecchiato gli scettici della prima ora: «C’era qualche pregiudizio da parte della tifoseria e invece si è dimostrata una cavalcata eccezionale», ha aggiunto in occasione di un evento al Foro Italico, sottolineando «il gioco di ricordi con Maradona e il Mondiale dell’Argentina. Sembra quasi che il destino abbia voluto premiarli».
Poi i complimenti soprattutto a De Laurentiis e «alle sue manovre di mercato: a molti sembravano autolesioniste e invece questa è la dimostrazione che si può sopperire con le idee alle dinamiche finanziarie». Con lo scudetto «spot formidabile» per la città, può dunque iniziare una luna di miele tra club e tifosi? «Io me lo auguro. Ma nel calcio purtroppo ogni tanto ci sono persone con la memoria corta».
Fonte: CDS