A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Gennaro Iezzo, ex Napoli:
“La nostra promozione fu un miracolo, qualcosa di indescrivibile. Ci sono tanti ricordi bellissimi di quella giornata, una su tutte è l’entrata per guardare un po’ il manto erboso e vedemmo lo stadio pieno, i tifosi mischiati a guardare insieme la partita. Fu la giornata più bella, si vedeva il vero senso dello sport, per chi fa questo mestiere e vive per lo sport, è uno dei segnali più belli del calcio. Ci sono state poi le emozioni della partita, dovevamo aspettare anche l’altro risultato. Un po’ come la partita di stasera. Saluto al portiere alla sua curva? Il mio rito scaramantico dei tre saltelli finito accompagnato dagli ‘olè’ dello stadio è un momento dove ti caricano a mille. Quando salivo quelle scalette e sentivo già il boato dello stadio impazzivo. Buffon o Zoff? Ho vissuto Zoff da ragazzino, insieme a Castellini sono i miei idoli.
Gigi è stato il più forte dopo Zoff, per me. Alex Meret vince a casa sua? Da friuliano ed ex Udinese sarà una grande soddisfazione, soprattutto per tanti che l’hanno visto crescere in quell’ambiente. Purtroppo, c’è chi non riesce ad avere l’umiltà di dire di aver sbagliato con questo ragazzo. Per fortuna, nella mia carriera ho sempre dovuto dimostrare, oggi è più facile. Nazionale italiana? Mi chiamò Riva e mi fece preparare. Ero a casa, era l’ultima partita e avevo chiesto al mister Arrigoni di far giocare il mio secondo e di farmi riposare. Era venerdì o sabato, mi arrivò la chiamata di Gigi Riva dicendomi di preparare il passaporto per partire. La prima volta gli ho staccato il telefono pensando fossero Esposito o Langella. Successivamente, mi ha passato il dottore e mi sono scusato. Alla fine andò Peruzzi, ma per una questione di sponsor”.