Rosario Pastore, firma storica de “La Gazzetta dello Sport”, è intervenuto a Marte Sport Live, condotto da Emanuela Castelli, in onda su Radio Marte: “Basteranno un paio di risultati favorevoli per portare a casa uno scudetto atteso da 33 anni. Vorrei però sottolineare il livore di chi guarda con occhio disgustato il percorso del Napoli: mi riferisco qui alla squalifica comminata oggi dal giudice sportivo a Landucci, secondo di Allegri, per le sue offese a Spalletti. Quando si scrive che Cuadrado è campione nelle sceneggiate e dovrebbe essere buttato fuori, mi si risponde da qualche collega del nord di godermi lo scudetto. È un po’ quello che successe durante Milan-Napoli, quando Spalletti chiese lumi all’arbitro sulla mancata ammonizione a Leao per il calcio alla bandierina e Maldini lo invitò a non rompere le scatole, dal momento che aveva vinto lo scudetto. È come se noi dovessimo ringraziare per aver vinto e tacere di fronte alle ingiustizie. Anche le due partite di Champions sono state condizionate dagli arbitri. Ad ogni modo, lo scudetto è figlio di una bella avventura che viviamo da mesi. Se il Napoli può aprire un ciclo? Dipende da De Laurentiis: noi tutti auspichiamo che sia l’inizio di una bella e lunga storia vincente. Ma sappiamo che Osimhen andrà via, di fronte ad offerte irrinunciabili, come è giusto che sia. Bisogna capire se quello del nigeriano sarà il solo sacrificio o se ne seguiranno altri, ad esempio Kvaratskhelia. Spero che questo sia solo l’inizio di un bel ciclo che potrà portare anche gioie europee al Napoli. Dominio del campionato col bel gioco? Il Napoli questo scudetto se l’è meritato, dimostrando una superiorità incredibile non solo in Serie A ma anche nel girone di Champions. Il Napoli ha divertito, mostrando l’essenza del calcio. Anche con la Juventus abbiamo visto il Napoli fare il gioco, pur essendo meno favoloso di quello delle prime giornate, ma ha comunque dominato”.