Milan, inchiesta sulla vendita il pm indaga per bancarotta

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IL CASO

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Una serie di perquisizioni e sequestri di documenti sono stati effettuati ieri, per rogatoria in Lussemburgo, nelle sedi di Project Redblack e della sua controllata Rossoneri Sport, le due società attraverso le quali il fondo statunitense Elliott, nell’agosto del 2022, ha venduto il Milan a RedBird di Gerry Cardinale per oltre un miliardo di euro. L’attività effettuata dalla polizia giudiziaria del Lussemburgo, su richiesta dei pm di Milano Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri, rientra nell’inchiesta milanese, già aperta da mesi, che punta a verificare, a partire da un esposto della lussemburghese Blue Skye (dei due manager napoletani Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo), la vicenda relativa ad un «pegno» e, più in generale, l’operazione di compravendita del Milan.
IL CRAC
Nell’ambito delle nuove perquisizioni, di cui ha dato conto il Corriere della Sera online nelle pagine economiche e che sono state confermate da fonti giudiziarie, viene contestato anche il reato di bancarotta, che si aggiunge all’appropriazione indebita e all’ostacolo agli organi di vigilanza già emersi in altri passaggi delle indagini. Per bancarotta, a quanto risulta, sono indagati due ex amministratori di Project Redblack. Blue Skye, ormai ex socia di minoranza del Milan, aveva lamentato nell’esposto che ha dato il via all’inchiesta un danno da poco più di «100 milioni di euro» per «perdita di garanzia sul finanziamento» e una «opacità nei passaggi societari» nella vendita. A fine gennaio scorso, il Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf, su disposizione dei pm milanesi, aveva effettuato acquisizioni di documenti in diversi uffici di professionisti che hanno curato la compravendita.
LE TAPPE
Il «pegno», al centro dell’esposto di Blue Skye, come risulta dagli atti, era stato «concesso» dalla Rossoneri Sport nel 2017 «a garanzia del credito» che aveva nei suoi confronti Project Redblack, società veicolo per l’acquisto all’epoca del Milan e di cui facevano parte Elliott e la stessa Blue Skye. Quest’ultima ha denunciato che nella successiva vendita del club a RedBird di Cardinale Project Redblack, di cui la lussemburghese faceva parte, ha rinunciato a quel pegno. Era emersa, poi, anche l’accusa di ostacolo agli organi di vigilanza (la Covisoc), organo interno della Figc. E pure che Blue Skye ha chiesto che il Tribunale fallimentare di Milano dichiari l’insolvenza delle due società con cui è stato venduto il Milan (udienza fissata per il 24 maggio).

Fonte: Il Mattino

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