La Champions azzurra è benessere, storia, consacrazione, futuro

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Dal Liverpool a Milan, un’immagine travolgente, l’autorevolezza di quel Napoli che Luciano Spalletti ha reso meraviglioso, la capacità di dimostrare che i Progetti esistono. La Champions League è una amabile carezza sull’anima, comunque un Mondo a sé, una travolgente sensazione di felicità che s’avverte ovunque e che il Maradona ha (finalmente) esaltato. La Champions è benessere, mica bisogna vergognarsene, si trasforma in finanziamento per il futuro e salda le passività del passato. La Champions League di quest’anno, per il Napoli, diventa storia, porta un quarto di finale unico, rappresenta una esperienza inedita, scatena le sensazioni vissute sentendosi una delle otto regine d’Europa: dieci partite, due sole sconfitte, un pareggio e sette vittorie. La Champions è l’anno che verrà: un ruolo di lusso, prima fascia, la considerazione europea, i complimenti dei “santoni”, da Klopp a Guardiola… Sì è stato bello, con la benedizione di De Coubertin!
Fonte: CdS

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