Graziano Cesari: “Var, sudditanza psicologica verso Marciniak”

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Graziano Cesari, ex arbitro e commentatore Mediaset, è intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live, condotto da Dario Sarnataro, in onda su Radio Marte: «Il rigore su Lozano? L’arbitro è in posizione perpendicolare e non vede bene il fallo di Leao, ma la responsabilità molto più evidente è di Kwiatkowski, l’addetto al Var, perchè le immagini che abbiamo visto noi in tv sono le stesse a disposizione della sala Var. Da quelle non si può sbagliare, c’è anche l’aiuto cromatico della scarpetta di Lozano fucsia, diversa da quella di Leao, con il piede del messicano che viene spostato. E’ di una facilità estrema vedere quel fallo in tv. Non so perché non siano intervenuti, forse perché hanno sudditanza psicologica nei confronti di Marciniak. Il polacco è un grande arbitro e avrebbe però dovuto chiedere di rivedere l’azione, per essere sicuro di non aver sbagliato. Sarebbe stato doveroso e legittimo. Il rigore del Milan sbagliato non doveva essere ripetuto, a norma di regolamento, anche se si tratta di tecnicismo, perché i calciatori del Napoli al momento del tiro erano in “sospensione” e non avevano toccato l’erba entrando in area. Tecnicismi forse eccessivi ma la regola dal 2020 è questa. Fabbri? Designazione rischiosa, anche se la turnistica è regolare, visto che Massa è impegnato, Orsato ha fatto la Champions e Maresca – colui che è cresciuto più di tutti non può venirla a fare. Fabbri è un arbitro che spesso viene travolto dagli eventi, se la gara va in salita va un po’ in difficoltà».

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