Spalletti (all.) 6,5
Si può uscire da una Coppa in tanti modi, lui sceglie quello di giocare sempre e comunque. Stavolta non perde contro Pioli, riesce almeno a pareggiare e lo fa trascorrendo almeno 70 minuti nella metà campo del Milan, col 65 per cento di possesso palla, con 22 tiri (a 6) e con 16 calci d’angolo (a uno). Ma, come l’allenatore sa bene, se non fai gol tutti questi numeri servono a poco.
Meret 7,5 Aspettano tutti Osimhen, in alternativa Kvaratskhelia, e invece è lui il protagonista della serata napoletana, almeno nel primo tempo. Due prodezze, due gol evitati, il rigore dal dischetto e il rigore in movimento, tutt’e due firmati da Giroud. Che poi segna, ma in quel caso non può farci niente.
Di Lorenzo 6 Se Leao parte, è un guaio serio. E stavolta Rafa parte con più frequenza del solito trovando sempre la strada giusta. Nell’azione del gol, potrebbe opporsi con più efficacia, anche a rischio del giallo. Invece si fa saltare come un birillo. A suo merito il cross che diventa il rigore per il Napoli.
Rrahmani 5,5 Il Milan si presenta raramente in area napoletana, ma quando lo fa c’è da aver paura. Non gioca con la solita tranquillità, forse paga l’assenza di Kim.
Ostigard (30’ st) sv Un quarto d’ora quasi senza toccare palla perché il Milan è tutto dietro.
Juan Jesus 6 Non deve sudare troppo visto che Giroud prima e Origi poi lavorano soprattutto per aiutare la difesa rossonera. Però, quando serve, è attento, come in occasione dell’unico scatto di Leao nella ripresa.
Mario Rui 5,5 Parte a cento all’ora recuperando palla sempre nella metà campo, ma commette un errore grave quando stende Leao in area e provoca il rigore che, per sua fortuna, Meret para a Giroud. Esce per infortunio. Olivera (34’ pt) 6 E’ un’ala aggiunta, soprattutto nel secondo tempo col Napoli che occupa in pianta stabile la metà campo del Milan. Ha una buona occasione da calcio d’angolo, ma la sbaglia.
Ndombele 5,5 Non fa rimpiangere Anguissa fino al momento in cui perde la palla che cambia la partita e la spinge dalla parte del Milan. E’ una palla banale, da controllare senza problemi, invece se la fa scappare e il guaio serio è che proprio lì è appostato Leao. Buona notte. Elmas (18’ st) 6 Dà un po’ di ritmo all’azione, ma senza incidere granché.
Lobotka 6,5 L’avvio è impetuoso, tre palloni recuperati nei primi 10’. E’ sempre Bennacer a montare la guardia, ma non gli sta appiccicato come nelle altre due occasioni e un po’ ne approfitta. Lavora sodo, cuce e ricuce di continuo, senza trovare però lo spiraglio giusto per il tocco decisivo.
Zielinski 5,5 Ha la vera palla-gol del primo tempo, ma il suo tiro in piena area è debole e centrale. Poteva, anzi, doveva fare meglio. Arriva con la solita frequenza a rimorchio, ma senza lasciare il segno della sua tecnica. Raspadori (30’ st) 6 Un punto a suo favore, l’assist per il gol dell’uno a uno.
Politano 6,5 Punta Hernandez e lo salta non una sola volta. Il movimento è noto, partenza da destra, serpentina e conclusione di sinistro da posizione centrale. Ci prova in due occasioni, ma il tiro non è preciso. Ricadendo dopo un contrasto con Hernandez si fa male ed esce in braccio ai massaggiatori. Lozano (34’ pt) 5,5 Ogni tanto punzecchia, ma niente di più. Contro il messicano Hernandez fatica meno.
Osimhen 6 E’ in campo, ma si vede solo al terzo minuto di recupero del primo tempo quando segna dopo aver controllato la palla con la mano e al secondo minuto di recupero della ripresa quando segna di testa il gol che non riapre la qualificazione. Non è il vero Osimhen, ma non può esserlo.
Kvaratskhelia 5
Palla sul dischetto, ci va lui. E se lo fa parare, come a Francoforte. E’ un brutto colpo. Il resto della partita è una contraddizione continua: il primo spunto è quasi sempre buono, il problema è che cerca sempre il secondo e la difesa del Milan fa in tempo a chiudergli gli spazi. Si intestardisce in questa ricerca del doppio dribbling e non risolve alcunché.
Fonte: CdS