A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimo Donati, cronista Dazn, allenatore del Legnago ed ex calciatore del Milan:
Errore di Ndombele sul contropiede di Leao?
“L’errore di Ndombele non è così grave, un controllo sbagliato può capitare. La gravità è di chi gli sta vicino. La velocità di Leao è nota, ed esige che qualcuno possa, e debba fermarlo subito. C’era bisogno di una marcatura preventiva. Non riuscire a fermare Leao sui 50 metri di campo è un errore di concetto. Conoscendo le caratteristiche del portoghese sarebbe stato fondamentale fermare subito l’azione, magari anche spendendo un giallo”.
Il Napoli è una squadra abituata a dominare, manca una preparazione per la copertura di situazioni da contropiede?
“Sono situazioni che Spalletti sicuramente prepara. Tuttavia, ciò che è fondamentale è l’attenzione che determinate dinamiche esigono. Soprattutto, bisogna avere cura in fase di possesso poiché, quando si perde palla e non so è coperti al meglio, si corre il rischio di prendere gol. Di conseguenza bisogna preparare sia quello che c’è da fare quando si gestisce palla che quando si perde il possesso. Tuttavia, era una situazione che il Napoli aveva già subìto negli scontri precedenti, e forse avrebbe potuto trovare delle contromisure efficaci”.
Quanto potrà pesare la sconfitta di ieri nella trasferta di Torino?
“Il campionato è ormai in cassaforte. La delusione è comprensibile, ma rimane la grandissima stagione del Napoli, ed il grandissimo calcio dimostrato sin qui. Dopo 33 anni, la squadra riporterà il tricolore in città, e non potrà essere la sconfitta di ieri a mettere in secondo piano quella che è una vera impresa”.
Contro la Juventus sarà più determinante l’aspetto mentale o le assenze degli indisponibili?
“L’aspetto mentale credo venga sempre prima di tutto. Naturalmente, è normale che i giocatori migliori è sempre auspicabile averli a disposizione. La rosa del Napoli, tuttavia, vanta alternative importanti, che possono sopperire alla mancanza di giocatori importanti come Rui e Politano”.
Chi ha prevalso nella sfida tra Leao e Kvaratskhelia?
“Leao naturalmente. Il portoghese è stato decisivo. I giocatori avanzati, per fortuna o sfortuna, vengono giudicati per le occasioni che riescono a determinare, ed il rossonero è stato decisivo in tal senso. Leao ha fornito l’assist per il gol, ed ha procurato il rigore”
Sfida nella sfida tra Maignan e Meret: chi il migliore tra i due?
“Sono stati bravi entrambi, anche se Maignan ha parato il rigore nel momento decisivo della gara. Un gol del Napoli, a dieci dal termine, avrebbe potuto infuocare la partita. Il francese ha mantenuto sangue freddo, e si è rivelato decisivo anch’egli per il passaggio del turno”.
Spalletti e Pioli un passo indietro rispetto agli interpreti scelti?
“Hanno scelto di impostare una gara che rispecchiasse sia le caratteristiche dei propri uomini che quelle degli avversari. Nessuno dei due tecnici si è snaturato, riuscendo a produrre un calcio godibile ed efficace. Nel calcio ha ragione chi vince, e soprattutto sono gli episodi a determinare l’esito di una sfida. In questo, Pioli è riuscito a prevalere”
In cosa non deve incorrere l’Inter per vanificare il vantaggio.
“Dovrà conservare l’approccio avuto in Portogallo, ed avere concentrazione nei novanta minuti. Sarà fondamentale non pensare a propri che sia fatta, ed essere pronti a ripartire per trovare un gol prezioso”
Contro la Roma l’ultima chiamata per la Champions dell’Atalanta?
“restano ormai poche partite. Quando si gioca contro una rivale diretta è naturale che i punti valgano doppio; dunque, potrebbe considerarsi l’ultimo treno per qualificarsi alla prossima Champions”.