A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Napoli-Verona

Approfondimento su Napoli-Verona

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 Il Napoli martedì sera, in uno stadio “Maradona” completamente esaurito, si gioca l’accesso alle semifinali di Champions contro il Milan.

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Si è giocata ieri pomeriggio allo stadio “Diego Armando Maradona” la sfida tra il Napoli e l’Hellas Verona valida per la 30° giornata del campionato di serie A. Nella gara di andata, alla prima giornata lo scorso15/08, il Napoli mostrava agli occhi del mondo intero il talento di Kvaraskhelia, autore di un gol e un assist strepitoso (CLICCA QUI PER A MENTE FREDDA VERONA-NAPOLI), imponendosi con uno spettacolare 5-2.  Con la mente tutta proiettata alla Champions, Spalletti decide di tenere fuori tutto i migliori e così ne esce fuori un bruttissimo 0-0.

Ecco, di seguito, i principali spunti del match:

  • La scelta esterna: sta onestamente continuando a bruciare troppe opportunità Lozano da un po’ di partite a questa parte. Nessuna croce da buttargli addosso per carità, ma i numeri sembrano davvero non tornare più. Il messicano ha avuto molte più occasioni di giocare da titolare rispetto al suo diretto concorrente Politano, ma quattordici gare consecutive senza segnare sono più di un campanello d’allarme. La prova di ieri personalmente mi farebbe propendere per schierare martedì proprio Matteo dal primo minuto.

 

  • L’investimento da salvaguardare: era arrivato quest’estate a Napoli come il  vero fiore all’occhiello di quella sessione di mercato, eppure Jack Raspadori sta iniziando a fare davvero fatica. Se tra ottobre e novembre, complice anche l’infortunio di Osimhen, sembrava essersi preso il Napoli improvvisamente si è ritrovato troppo fragile e spaesato. Infortunio a parte, oggi sembra molto meno centravanti rispetto a cinque sei mesi fa. Forse è il caso di riportarlo nel ruolo di mezzala/trequartista?

 

  • Il Gennaprile: si è sempre detto che le squadre di Spalletti negli scorsi anni hanno spesso subito un calo di rendimento tra gennaio e febbraio per poi riprendersi successivamente. Il mondiale del Quatar ha imposto una lunga sosta a tutti i club e una nuova partenza a gennaio. E in effetti i brutti risultati ottenuti dal Napoli nel mese di aprile (1 punto nelle tre gare casalinghe) lasciano evidentemente immaginare come questo mese nel 2023 (anche per le temperature climatiche particolarmente rigida) assomigli molto a un gennaio “mascherato”.

 

  • La lieta novella: il Napoli ieri non aveva la testa per giocare questa partita e l’inaccettabile (ma umanamente giustificato) atteggiamento è sembrato palese sin dai primi minuti di gioco. Tanto possesso sterile  e zero tiri in porta, nel vero senso della parola. Eppure il “Maradona” (col pubblico che ha finalmente fatto il suo dovere) ha comunque esultato come per un gol al rientro in campo di Victor Osimhen. Il nigeriano è mancato come il pane ai partenopei, basta pensare che nelle ultime quattro partite siano state realizzate appena due reti ( Di Lorenzo e l’autogollonzo della retroguardia del Lecce). E non è un caso nemmeno che l’unica vera opportunità di battere il Verona capita proprio al bomber, fermato solo dalla traversa. Bentornato Victor! Ti aspettiamo martedì…

Articolo a cura di Marco Lepore

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