“Tutti al Var”, Domenico La Marca, avvocato esperto di diritto sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il format in onda ogni giovedì in prima serata su Sportitalia.
Pensiero sulla polemica che riguarda i tifosi azzurri? “Dell’argomento si è parlato anche troppo. C’è una normativa che rimanda al regolamento d’suo del Maradona. Il modulo prevede una richiesta da esplicarsi entro tre giorni dalla gara. Ciò che manca, però, è la chiarezza, la quale potrebbe consentire di evitare l’inasprimento delle tensioni. Si è parlato delle misure del governo Thatcher, la quale iniziò un sistema di repressione in uno scenario completamente diverso, dopo la strage dell’Heysel. Ciò a cui De Laurentiis si riferiva, in realtà, erano i provvedimenti del giudice Taylor, fautore dell’odierno modello di stadio inglese”
Il Napoli ha risentito dell’assenza di Osimhen? “Credo di sì. Non inserire, dal primo minuto, Raspadori è stata una scelta anche precauzionale per il ragazzo. Parliamo di un giocatore che, dopo l’infortunio, è paragonabile ad Haaland per impatto. L’assenza di Osimhen ha pesato notevolmente nella sconfitta contro il Milan. Difatti, quando il centrocampo subisce la veemenza degli avversari, come accaduto domenica, la soluzione diretta verso la punta nigeriana diviene una alternativa preziosa per i suoi compagni. È emblematica la scena di Diaz che recupera palla su Mario Rui, e Leao su Di Lorenzo, a testimonianza di un Milan superiore anche nella condotta”
Il Napoli dovrà preoccuparsi dell’indagine legata al trasferimento Osimhen? “Fino a quando non emergeranno elementi nuovi, e non ci sarà un comportamento del Napoli che possa indurre a valutare eventuali reati, non ci sarà nulla da temere per il club partenopeo. Fin quando non ci saranno novità in tal senso, ed è una possibilità remota, il Napoli può stare tranquillo”
C’è la possibilità che venga revocata la penalizzazione alla Juventus? “La possibilità c’è, soprattutto considerando l’assenza di una normativa in termini di plusvalenza. Da ciò che si evince dalle pronunce, si parla di un sistema, il quale necessita però di parametri normativi. Senza tali parametri sarà difficile pronunciarsi. Una pronuncia sul caso plusvalenze potrà determinare un precedente giurisprudenziale, ed infatti credo che tutti gli amanti del diritto siano in attesa di capire quali saranno le evoluzioni del tema. Sbilanciarsi, però, sarebbe improprio. Quando partirà la pronuncia sul caso stipendi, avremo invece a che fare con qualcosa di ben più spigoloso. Si tratta di una condanna che, se dovesse arrivare, potrebbe comportare delle sanzioni milionarie ingenti, le quali potrebbero incidere sul mercato dei bianconeri. Ribadisco la necessità di trovare un sistema di valutazione di salute dei club che non sia basato sulle plusvalenze”