Ore 14:00 – inizia la conferenza stampa di mister Pioli. Le sue dichiarazioni in vista di Napoli/Milan di domani sera attraverso MilanNews.it
Leao che torna dalla nazionale un giorno prima: “È chiaro che c’è stata l’ultima sosta prima di questi ultimi due mesi, saranno i due mesi decisivi. Sono verdetti e giudizi parziali. In questi due mesi possiamo fare ancora tanto”.
Che Milan arriva a Napoli rispetto un anno fa? “Durante la sosta ho detto ai ragazzi che non è cambiato niente. Un anno fa nessuno scommetteva su di noi, adesso in pochi credono in noi, in pochi credono che possiamo superare i quarti, che possiamo arrivare nelle prime quattro. È una stagione che può diventare addirittura gloriosa, ma anche un pochetto negativa. Non conta più quello che è successo l’anno scorso, dobbiamo concentrarci sulle ultime 10 di campionato e sulle 5 di Champions”.
È il momento di tornare a 4 in difesa? “C’è questa ipotesi, anche se non abbiamo mai parlato di difesa a 3 o a 4. Abbiamo provato entrambe le cose, se giochiamo di Milan possiamo vincere. Se non giochiamo da Milan rischiamo di perdere”.
Siete capaci di riproporre una prestazione simile a quella dell’andata? “È stata una delle poche partite in cui non avevamo scelto di andare in parità numerica alti, ma li avevamo aspettati un pochettino. Ci saranno difficoltà, affrontiamo una squadra di livello ma credo tanto nella mia squadra. I miei ragazzi sanno che devono spingere al massimo e che devono andare oltre i propri limiti”.
Il Napoli senza Osimhen: “Che sia fortissimo è evidente, ma il Napoli ha vinto sette partite consecutive senza di lui. Le mie scelte non saranno condizionate dalla sua presenza o meno”.
Da alcune dichiarazioni che arrivano da Napoli si denota un po’ di paura? “Non lo so, dovreste chiederlo a loro”.
Perché c’è tutto questo scetticismo sul Milan? Ti affiderai ancora agli uomini dello Scudetto, che sanno come si vince? “Io credo di allenare un gruppo molto responsabile e coese che sa lavorare in un certo modo e che non si fa condizionare troppo da quello che si dice fuori. Sappiamo che abbiamo un finale di stagione molto importante. Sappiamo che abbiamo fatto molto meglio in Champions e molto peggio in campionato, ma possiamo rimediare. Per le scelte di domani sceglierò i giocatori che mi permettono di fare la partita migliore, contando che anche i ricambi potranno fare la differenza in una partita così delicata”.
Cos’ha in più il Napoli? “Molta più continuità di risultati in campionato, noi non siamo stati così continui. Gli ultimi due mesi non sono stato così all’altezza della nostre qualità. Non credo che meritassimo di perdere all’andata, ma domani sarà una partita. Comunque andrà domani la Champions sarà tutta un’altra storia, subentrano altri fattori che non sono condizionabili dalla partita di domani sera”.
Sulla sosta: “Io avrei voluto giocare il giorno dopo Udine. La sosta l’abbiamo gestita nel miglior modo possibile, purtroppo le nazionali ci hanno restituito due infortuni importanti come quello di Pierre e Zlatan”.
È ancora convinto che quella sia la miglior posizione di Leao? “Sì, domani sarà lo stesso. Leao è l’unico giocatore del Milan che può andare dove vuole, basta che non va sotto la palla. Non mi piace quando va sotto la palla”.
La squadra è pronta ad andare avanti con le sue gambe e senza Ibra? “Sapete che sono il primo tifoso e sponsor di Zlatan, è troppo riduttivo però indicare Ibra come unico motivo di crescita della squadra. La squadra ha dimostrato di poter giocare anche senza Zlatan. È stato difficilissimo vincere l’anno scorso, ci stiamo accorgendo che è ancora più difficile riconfermarsi”.
Pensi che da qui alle due partite col Napoli ci sia bisogno anche di tutti gli altri che hanno giocato meno? “Assolutamente sì, ma credo che sarà un discorso solo in quella settimana lì. Prima c’è spazio per recuperare e pensare ad una partita per volta, noi dobbiamo far bene anche in campionato”.
Sacchi diceva che servono ‘occhio, pazienza e fortuna’: è così anche per domani? “Faccio gli auguri a Sacchi e Zaccheroni per il compleanno. Quelle tre lì sono abbastanza importanti, ci dobbiamo aggiungere qualità”.
Sarà un festa per le tifoserie in Champions? “Sicuramente sarà così, andare a giocare a San Siro la Champions è sempre una festa, sempre un’emozione. Parliamo di due tifoserie importanti. Ora abbiamo la partita del San Paolo, poi ci penseremo”.
Il Milan deve fare come ha fatto ieri sera Sinner con Alcaraz? “Sinner ha giocato di qualità, spirito, mentalità. Sicuramente serviranno. Gli ultimi due mesi sono stati al di sotto delle nostre qualità. ma la squadra non ha dimenticato come si preparano e come si giocano certe partite”.