Non esistono più limiti geografici per il Napoli, il talento si può trovare ovunque: in Georgia, ad esempio, dove è nato e cresciuto Kvaratskhelia, oppure in Corea del Sud, dove ha mosso i primi passi nel calcio Kim min-jae, passato poi al Fenerbahce prima di approdare in Italia. Non serve essere brasiliani o argentini per essere considerati dal grande calcio, a volte basta solo avere la fame giusta, come dimostra Osimhen, pagato 70 milioni al Lille: era la punta di diamante ed è stato venduto senza troppi ripensamenti, in fondo ha vinto solo un Mondiale under-17 con la Nigeria.
Fonte: Il Mattino