Però lui del gruppo azzurro ormai è una certezza. Non solo perché a Napoli c’era il blocco di Wembley ma perché con i suoi 22 anni è uno dei punti di forza dell’Italia su cui punta il ct della Nazionale. L’altra sera, quindi, Raspadori è stato per circa due ore nel ritiro azzurro sul lungomare, a salutare lo staff e tutta la comitiva. E anche ieri sera era allo stadio per assistere al primo match di qualificazione agli Europei. «C’è un clima straordinario nel Napoli e questa atmosfera sta facendo la differenza», spiega ai canali della Figc. Raspadori ha svolto allenamento ancora una volta personalizzato in mezzo al campo, poi tanta palestra: se tutto andrà come è previsto, dovrebbe tornare in gruppo lunedì prossimo.
Dunque in tempo utile per aggregarsi alla prima delle tre Napoli-Milan di questo folgorante aprile. Il ruolo di vice Osimhen non gli dà noia: gli pesa, però, non aver recuperato da questo infortunio. E certamente a Spalletti fischiano le orecchie quando il ct invita i tecnici della serie A a far giocare di più gli italiani. Ma Raspadori sa bene che questa sarebbe stata una stagione così. E nonostante le presenze con il contagocce, ha conquistato (con Immobile) un ruolo di primo piano tra i centravanti di questa Italia. Intanto, oggi si allenerà ancora: il Milan è nel mirino. Pochi minuti per dire che è tornato. In vista di questo ultimi rush di primavera, il Jack serve sempre.
Fonte: Il Mattino