La Gazzetta vota gli azzurri: Il nigeriano a segno 21 volte, il georgiano 12
II linguaggio del corpo dà la dimensione di un leader e non solo. Riguardate il fischio d’inizio: Victor Osimhen parte a razzo verso la porta avversaria come un velocista, prima che il pallone venga toccato dai compagni a centrocampo. L’arbitro è costretto a chiamare la falsa partenza. Ma quel gesto incute carica nei propri compagni e timore agli avversari. Oppure prendete i colpi di tacco di Khvicha Kvaratskhelia. Non una ostentazione di superiorità ma gesti giusti al momento opportuno. Perché se in una partita da fisici bestiali Osimhen si esalta, Kvara potrebbe soffrire ma alla fine mostra di avere più gamba di tutti. Lo capisci al tramonto di una gara favolosa, quando sul 4-0 si attendono gli ultimi giri di lancetta: il georgiano scatta una volta in più trasversalmente, da sinistra a destra e ancora di tacco smarca Elmas al tiro in area.
Fonte e grafico Gazzetta