Salvatore Bagni, ne ha giocati di Napoli/Milan…«L’anno dello scudetto, quello che vincemmo nel 1987, fu deciso proprio dalla partita vinta 2-1 contro il Milan al San Paolo con quel gol meraviglioso di Diego sul lancio di Giordano, dopo la prima rete di Carnevale. Venivamo da una sconfitta e quel successo ci lanciò definitivamente verso il titolo».
Che ricordi ha di quei Napoli-Milan? «Erano partite bellissime con tanti campioni da una parte e dall’altra, se penso a quel Milan dico innanzitutto Gullit, Van Basten, Maldini».
E ora che Napoli-Milan sarà? «Il Napoli è favorito, anche psicologicamente: in campionato ha un vantaggio enorme sul Milan e questo dà consapevolezza di poter vincere anche in Champions. Nel match di questa stagione al Meazza i rossoneri giocarono la loro migliore partita e furono quelli a mettere in maggiore difficoltà la squadra di Spalletti che però riuscì lo stesso a vincere e da allora è cresciuta ulteriormente migliorando di partita in partita. Invece quella di Pioli ha sbagliato più volte».
Da ex centrocampista analizzi i due reparti centrali: chi è messo meglio? «Bennacer e Tonali sono forti ma non sono riusciti a tenere sempre lo stesso rendimento per tutta la stagione. Anguissa, Lobotka invece non hanno avuto mai alti e bassi, Zielinski è stato un po’ meno costante ma in compenso ha regalato tante partite magiche come l’ultima contro l’Eintracht dove ha espresso in pieno il suo livello tecnico altissimo».
Dove il Napoli è più forte? «In attacco dove ha mille soluzioni a partire da Osimhen, a differenza del Milan dove invece sta brillando sempre soltanto Giroud».
E come vede la sfida tutta qualità Kvaratskhelia-Leao? «Leao alterna prestazioni eccezionali ad altre poco brillanti, Kvaratskhelia invece anche se non gioca la sua migliore partita comunque fornisce una prestazione da 6.5. All’inizio era partito più avanti l’attaccante del Milan, tenendo presente la scorsa annata, ma quello del Napoli che è arrivato quest’estate in Italia nel corso della stagione l’ha superato».
Qual è la migliore caratteristica del Napoli di Spalletti? «Del Napoli mi incanta tutto, a cominciare dal gioco, gira tutto al meglio: mi piace soprattutto la fame, vedo in partite le facce di Kim, Kvratstkhelia e di tutti gli altri che restano sempre sul pezzo. Gli azzurri hanno tantissimi punti di vantaggio ma giocano sempre come se ne avessero soltanto tre: comandano il gioco dall’inizio alla fine, restano attenti fino all’ultimo minuto di recupero. Spalletti è fantastico, lavora sui dettagli, anche sul 3-0 è lì che spinge per vedere che venga fatto tutto sempre al meglio».
E del Milan di Pioli? «Pioli al Milan ha avuto un grande percorso: l’anno scorso ha vinto lo scudetto con un’ottima squadra ma che non era la favorita al titolo, quest’anno gli sono mancati giocatori importanti, a cominciare da Maignan, ma sta facendo lo stesso un ottimo lavoro».
Fonte: Il Mattino