Quattro allenatori italiani tra i primi otto d’Europa: Spalletti con il Napoli, Pioli con il Milan, Inzaghi con l’Inter e Ancelotti con il Real. La nostra scuola di tecnici, pur con le ovvie differenze, si distingue per qualità e Arrigo Sacchi applaude questo rinascimento: «Il calcio, nel nostro Paese, sta un po’ cambiando e mi sento di dire che possa essere d’insegnamento ad altri settori, ad esempio la politica, dove fare squadra è praticamente impossibile». L’ex allenatore di Milan e Nazionale su Spalletti:
Partiamo da Spalletti.«Un maestro, uno stratega. Ha compiuto quel salto in avanti per cui da tempo lavorava. A Napoli, grazie anche all’aiuto del club, ha realizzato le sue idee. E il suo Napoli è una squadra che gioca da protagonista, domina il campo, esalta il pubblico».
La mano di Spalletti è evidente nel processo di evoluzione.
«Direi proprio di sì, visto che in estate erano stati ceduti pezzi importanti come Mertens, Insigne e Koulibaly e tutti credevano che il Napoli si fosse indebolito. Invece è accaduto il contrario, perché Spalletti punta sul gioco, sulle forti motivazioni, sullo spirito di gruppo».
Fonte: Gazzetta