Kvara, il football universale che “scomoda” Van Basten
Si rivedono gli highlights per restare incantati dai movimenti, dalla dolcezza di quella corsa, dalle sterzate, secche, sferzanti, travolgenti e concludere che sono cose che elevano Kvara, il suo cervello, tra gli eletti. Il Kvara che demolisce l’Atalanta è in un’istantanea, ed è quello che ha spinto Marco Van Basten a porsela quella domanda…«Se guardi in questo modo: vedi solo otto persone intorno a una. Poi , pensi tra te: non può essere che fa gol». I fenomeni vanno oltre le leggi della fisica e della natura, le aggirano a suon di dribbling, veroniche che strapazzano i luoghi comuni e pure i sensi di appartenenza, perché quelli come Kvara fanno bene al calcio. Nei suoi tredici gol, nei suoi quindici assist, in questa galleria di arte moderna che manda in scena c’è il football universale che va dal no look di Verona per mandare Zielinski in porta, alla diavoleria con il Liverpool per regalare a Simeone il tap in, all’accelerazione di Cremona per offrire a Lozano la felicità o nella scucchiaiata contro la Juventus per atterrare da Osimhen: c’è, spesso, il senso d’altruismo in questo filantropo che annusa l’aria, sente la porta, la vede e però, senza farsi (sempre) travolgere dall’istinto, provvede ad apparecchiare la festa per gli altri.
Fonte: Cds