Ignacio Pià (ex calciatore): “Gasperini non sarà ad aspettare la capolista Napoli”
Nel corso di Radio Marte, durante la trasmissione “Forza Napoli sempre”, condotto da Gianluca Gifuni, è intervenuto l’ex calciatore di Napoli e Atalanta Ignacio Pià. «Credo che la partita di sabato con l’Atalanta sarà un bel match, sarà una partita di grande spessore e intensità importante. È chiaro che gli obiettivi sono diversi: il Napoli è in cima alla classifica da tempo ma l’Atalanta vuole rientrare in corsa per l’Europa. Sono d’accordo sul fatto che Osimhen e Kvaratskhelia sia una delle coppie d’attacco più belle d’Europa. In questo momento in Italia non ci sono giocatori così determinanti. In Europa è una coppia di livello assoluto ed il Napoli è ancora in Champions lo deve anche a loro che, tra l’altro, stanno facendo sognare tutti i tifosi del Napoli. I giovani dell’Atalanta? Sicuramente Lookman e Hojlund faranno molto bene anche perché sono giovanissimi. Parliamo di un potenziale che verrà sicuramente fuori. Possono essere dopo Osimhen-Kvara la coppia a sorpresa di questo campionato. Credo che Mario Rui sia un giocatore importante. La fortuna va bene, nel calcio bisogna avere anche quella. Ma l’alchimia che si è creata tra Kvaratskhelia e Mario Rui dal punto di vista dei movimenti, della conoscenza, dei tempi è importante. Non è detto, dunque, che le partite perse siano da addossare all’assenza di Mario Rui. Spalletti e Gasperini fanno della loro arma migliore il fatto di giocare in avanti. A loro non piace il possesso palla che ti rallenta la giocata o che ti fa addormentare la partita ma prediligono la velocità, la profondità e vogliono arrivare velocemente nell’altra metà campo. Sono due allenatori che negli ultimi anni hanno sempre fatto benissimo. Credo che l’Atalanta al Maradona giocherà a viso aperto. Gasperini non aspetta, non sta lì a vedere cosa succede. Aggredirà il Napoli e sarà la partita della velocità. Il futuro del calcio italiano? Bisognerà capire le varie società in cosa crederanno. Secondo me bisognerà puntare sul prodotto e sui talenti italiani. Quando sento dire che non ci sono talenti in Italia io non ci credo. Bisogna avere coraggio di investire, programmare e dare tempo. Solo così l’Italia potrà tornare ad essere la Nazionale che lottava per vincere, che si qualificava ai Mondiali e che ci ha fatto divertire per molti anni. Intanto io ho un calciatore interessante straniero ma con passaporto comunitario».
La Redazione