Nel 1950 l’AICF organizzò una prima divisione. A Napoli le radici del calcio femminile
Il ricordo in occasione dell’8 marzo
La storia a supporto della Giornata Internazionale della Donna: il primo campionato di calcio femminile è nato a Napoli nel 1950 grazie ad Angela Attini, baronessa di Torralbo, supportata dal comandante Achille Lauro per alimentare un movimento che negli anni si è sviluppato sempre di più fino a diventare una realtà oggi sempre più solida con il Napoli, terzo in classifica in Serie B, che insegue l’immediato ritorno in Serie A per tornare a far coppia col Pomigliano. Era l’epoca del dopo guerra, in città il calcio (e non solo) era roba da uomini, uno spazio riservato solo a loro, ma quell’idea che a tutti sembrava strana, insolita, divenne principio di una rivoluzione.
LA STORIA. Il calcio femminile esisteva già da diversi anni, nel 1933 nacque il primo club in Italia, il Gruppo Femminile Calcistico, seguito a ruota da altre società. Mancava un torneo ufficiale. Nel 1950, a Napoli, ecco la nascita dell’AICF, l’Associazione Italiana Calcio Femminile, con le prime squadre partecipanti. Oltre al Napoli c’erano del territorio anche Vomerese, Secondigliano e poi, tra le altre, Lazio, Roma e altri club provenienti da tutto il paese e da città come Milano e Bologna. Si trattava di una vera e propria divisione di calcio femminile durata fino al 1959. Il calcio tra donne, anche senza un campionato ufficiale, andò ugualmente avanti.
IN CAMPO. Nel 1950 ci si arrangiava per il gusto di farlo, felici di poter esprimersi. La baronessa Attini, consigliere nazionale del Partito Nazionale Monarchico, aveva capito che lo sport poteva diventare il passepartout per imporsi nel mondo degli uomini diffondendo così le proprie idee partendo da una sincera passione. Le gare erano disordinate. Non esistevano divise sociali e l’aspetto puramente tecnico aveva valore relativo. Per le donne poter giocare a calcio in un torneo riconosciuto era una vera e propria conquista, una delle tante nel corso degli anni. Giocavano diciottenni, trentenni, ragazzi e signore, senza alcuna distinzione, tra risate e divertimento.
OGGI. Il campionato femminile è seguitissimo e ha raccolto ampi consensi e adesioni fino conquistare il professionismo. È un movimento che si è diffuso rapidamente e che affonda le sue radici (anche) a Napoli per una storia, lunga oltre ottant’anni, che in pochi conoscono. Bisogna dire grazie ad Angela Attini, baronessa di Torralbo, che è partita da una personalissima passione diffondendola ad altre fino a creare il primo campionato di calcio femminile.
Fonte: CdS