L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport commenta il prossimo match casalingo del Napoli contro l’Atalanta:
Dopo la prima sconfitta, indolore, contro il Liverpool ad Anfield, in novembre, arrivò la vittoria in rimonta proprio a Bergamo contro l’Atalanta. E quando le cose non funzionano, nello sport di solito quando un episodio ti gira male poi una squadra va giù di morale. Già perché quel fallo di mano casuale di Osimhen in area e la successiva realizzazione del rigore di Lookman avrebbe potuto far scendere l’autostima. Invece la reazione fu micidiale, comandata proprio dal centravanti che pareggiò e poi confezionò un assist per Elmas.
Stesso discorso dopo la sconfitta con l’Inter, in gennaio, a Genova contro la Samp il Napoli sbagliò un rigore in avvio, ma poi la squadra reagì, ancora con Osimhen a rete e trascinatore. Stesso discorso a Salerno, dopo l’eliminazione in Coppa Italia. E forse anche per tutto questo il New York Times definisce la capolista: «La squadra più avvincente d’Europa, lanciata verso lo scudetto grazie a uno stile libero e virtuosistico che non schiera personaggi tipo Kvaratskhelia e Osimhen come marionette, ma li incoraggia a pensare, e interpretare». Avanti così. Senza perdere la leggerezza.
Fonte: Gazzetta