Il raffronto
Nel grafico sopra si può notare come Higuain abbia dimostrato una continuità impressionante (segnò in 25 partite delle 35 disputate) e anche una media al minuto superiore a quella di Osimhen. E comunque nel finale di quel campionato tutta la squadra, raggiunto l’obiettivo qualificazione Champions con buon anticipo, si concentrò ad aiutare l’argentino che riuscì nell’impresa segnando una tripletta nell’ultima gara contro il Frosinone già retrocesso. Questo Napoli “rischia” di vincere lo scudetto con almeno cinque turni di anticipo. E questo Osimhen ha segnato in 15 delle 20 gare sin qui disputate. E dunque la proiezione non risulta impossibile col centravanti che continua a dimostrare questo stato di salute eccellente e soprattutto quella sintonia con i compagni e soprattutto con Kvaratskhelia può diventare micidiale per portare un bottino già eccellente a renderlo il migliore in assoluto nella storia del nostro calcio. Fonte: Gazzetta