Assessore allo Sport: “Dispiace per la statua di Maradona, ma non potevamo accettare la donazione”

Le parole dell'assessore allo Sport del Comune di Napoli sul caso della statua di Maradona

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Emanuela Ferrante, assessore allo Sport del Comune di Napoli, è intervenuto a Radio Marte in Marte Sport Live: “Sono tifosissima del Napoli, frequento lo stadio fin da bambina. Statua di Maradona? Gli uffici comunali hanno effettuato approfondimenti tecnici sulla donazione con il supporto dell’Avvocatura del comune. Da questi approfondimenti sono emersi elementi di illegittimità e nullità dell’atto di donazione. Inoltre, gli atti della Procura della Repubblica hanno accertato indagini a carico della statua – e non di persone fisiche – che hanno indotto il Comune a revocare l’accettazione della donazione. Questo ha comportato grande dispiacere nell’amministrazione, perché tutti apprezziamo le opere dello scultore Sepe e siamo tutti tifosissimi di Maradona, che resterà nel cuore di tutti noi. Speravamo di omaggiare il campione argentino con questa iniziativa, ma non è stato possibile. Abbiamo intitolato lo stadio all’indimenticato Diego e troveremo un altro modo per rendere omaggio al calciatore che tutti noi amiamo.. Festa scudetto? È vero, il Sindaco in persona sta intavolando un discorso con il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Ci sarà sicuramente una festa allo stadio in occasione dell’ultima di campionato ed una in città. Si sta valutando la possibilità di realizzarla in diversi punti della città, per garantire un ottimo livello di sicurezza e fluidità della viabilità e permettere ai napoletani di festeggiare in serenità un titolo che manca da tanti anni. Incrociamo le dita, però, perché dobbiamo ancora vincere tante partite: teniamo i piedi ben piantati a terra! Scaramanzia? Solo il Napoli poteva farcela abbandonare. Questa squadra ha voglia di vincere a tutti i costi, ha una volontà ferrea che mancava da tanto. Credo che questo stia facendo la differenza. Questi ragazzi ci stanno regalando emozioni paragonabili a quelle del primo scudetto, ma lì c’era Maradona più altri dieci. Ora la forza della squadra è il gruppo, sono tutti questi ragazzi che hanno voglia di trascinare il Napoli alla vittoria“.

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