A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Sassuolo-Napoli
Approfondimento su Sassuolo-Napoli
Il Sassuolo sperava di riabbracciare ieri sera al “Mapei Stadium” il suo ex attaccante Giacomo Raspadori, fermo ai box per un infortunio.
Si è giocata ieri sera alle 20:45 al “Mapei Stadium” la sfida tra il Sassuolo di mister Dionisi e il Napoli, valida come anticipo della 23° giornata del campionato di serie A. Gli emiliani avevano voglia di ripetere l’exploit di qualche settimana fa quando avevano espugnato “San Siro” battendo il Milan con un roboante 5-2, mentre i partenopei avevano l’obiettivo di non farsi distrarre dal richiamo della Champions in programma martedì prossimo contro l’ Eintracht Francoforte. Alla fine ad imporsi sono stati i ragazzi di Spalletti con le reti di Kvaraskhelia e Osimhen, due autentici gioielli che hanno tarpato le ali a un buon Sassuolo.
Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
- Il minuto: il Napoli ha vinto ieri e, forse, a inizio ripresa avrebbe potuto aumentare aumentare il divario in termini di punteggio però il successo è tutto racchiuso in quei sessanta secondi intorno al 12° del primo tempo. Perchè se Kvaraskhelia in versione Oliver Hutton fa tutto da solo mettendo la palla dove il portiere avversario non può mai arrivare, il Sassuolo alla ripresa del gioco colpisce un clamoroso legno con Laurienté. Poco conta che gli azzurri dopo poco con Osimhen pareggiano il conto dei legni colpiti perchè quest’anno il Napoli è famelico, cattivo e senza alcuna voglia di lasciare neanche un punto per strada.
- Il gol dei record: contro la Cremonese (CLICCA QUI PER A MENTE FREDDA) Victor Osimhen aveva segnato una rete facile facile che gli ha permesso di raggiungere Higuain a quota sei partite consecutive in gol con la maglia azzurra. Ma ieri il nigeriano ha deciso che dividere questo record con qualcuno non gli bastava e al 33° ha compiuto un piccolo grande capolavoro con una conclusione bellissima da posizione impossibile. I maligni diranno che è tutta colpa del portiere del Sassuolo soltanto perchè il colore della sua maglia non ha le strisce e la partita non era così importante come affrontare la sestultima del campionato francese. Direbbero i saggi: “se amano consolarsi così chi siamo noi per togliergli quella piccola illusione?“
- La ventesima in casa: continua il divieto di trasferta ai residenti a Napoli a seguito dei vergognosi fatti autostradali, e addirittura per la gara di ieri era stato inizialmente proibito indossare sciarpe azzurre al Mapei Stadium (per fortuna poi è stata rivista questa decisione “nazi-squadrista“). Quello che però nessuno ha potuto fermare, è stato il desiderio di Napoli da parte dei supporters azzurri presenti su tutto il territorio nazionale. E così ieri sera erano diecimila i cuori azzurri (con tanto di sciarpa) a soffrire, sostenere e alla fine a cantare a squarciagola per la vittoria dei ragazzi di Spalletti, come se fossero al “Maradona“. Una bellissima fotografia da vedere e rivedere senza mai stancarsi, ma soprattutto nella mia testa l’immagine di una bambina di pochi mesi “tutta azzurra” sugli spalti, ignara del fatto che tra qualche anno le racconteranno di quella notte del 17 febbraio 2023 quando un ulteriore pezzettino di scudetto si era cucito sulla maglia azzurra.
- Kouliba-KIM: prima o poi dovrò decidermi di parlare anche dell’eroe silenzioso Amir Rrhamani, il cui unico errore è stato a San Siro contro l’Inter dopo tre mesi di infortunio. Ma ogni volto che penso di esaltare la sua grande stagione quel “mostro di bravura orientale” che risponde al nome di Kim decide di continuare a stupirmi e prendersi la copertina. Un livello di attenzione e concentrazione raramente visto nella recente storia della maglia azzurra, un pazzesco senso dell’anticipo e una capacità di lettura e di ripartenza che non possono proprio essere taciute stavolta. Il Sassuolo ha dato fastidio in alcuni frangenti del match, ma il sudcoreano non si è mai scomposto, cercando di non sprecare palloni e allo stesso tempo senza rischiare nulla. Non toglierò mai i meriti al Comandante Koulibaly, calciatore e uomo dai grandissimi valori morali, per i suoi tanti anni con la maglia azzurra ma questo Kim sta facendo cose pazzesche.
- Le sere nere di Marocchi: la mia idea è che nel calcio è giusto anche prendersi un pochino in giro e per questo personalmente non mi sono sentito particolarmente indignato dalla richiesta di Marocchi all’allenatore del Sassuolo (“prometti di battere il Napoli?”) la settimana scorsa. Però pensiamo alle ultime due durissime sere per l’ex centrocampista bianconero, giovedì impegnato in telecronaca di Juventus-Nantes con ennesima delusione per il risultato della vecchia signora e un rigore negato (siamo sicuri?) all’ultimo secondo. Almeno ieri ci aveva davvero sperato che almeno mister Dionisi potesse migliorargli l’umore e invece si è dovuto sorbire un altro boccone terribilmente amaro da mandare giù. Se vogliamo analizzare il fenomeno mediatico a 360 gradi, è nettamente più imbarazzante e pericoloso l’atteggiamento servile dei giornalisti di Sky non in grado di produrre una risposta nei confronti di un Allegri furioso e deciso a sparare numeri e statistiche a caso. A qualcuno potrebbe tornare in mente la reazione di qualche anno fa di Lele Adani, l’unico che davvero riuscì a tenere testa nel dibattito al tecnico toscano, che pagò con l’allontanamento dalla pay-tv. A occhio il buon Marocchi ha le idee ben chiare su come non rischiare il posto!!!
Articolo a cura di Marco Lepore