Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha parlato a margine della presentazione del report Aic “Calciatori sotto tiro!, sottolineando tra le altre cose, il problema del tifo violento. “Quella sulla violenza non è una statistica fredda ma un grido di allarme. È difficile comprendere, perché certi striscioni entrino negli stadi, anche le società devono iniziare a recidere la relazione equivoca con la tifoseria. Per ogni persona violenta che esce dallo stadio entrano tre persone normali, le famiglie. Servono scelte di coerenza, si rinnovi l’impegno e cresca perché evidentemente non basta. L’esempio peggiore parte proprio dal calcio professionistico, si è influencer tantissimo anche in campo”, ha rimarcato Abodi, puntando il dito anche contro “dirigenti che si sentono padroni”. Quindi commenta il coming out di Jankto: “Tutto ciò che è espressione della sincerità deve essere visto come un fatto positivo. Quando non si riesce a confessare la propria scelta di vita significa che il paese non è ancora maturo e completamente democratico”.