A Radio Napoli Centrale, è intervenuto Gigi Moncalvo, giornalista e scrittore: “A -33 fa molto freddo e non ci sono speranze di arrivo di generi di conforto. Non leggo pareri, ma fatti e le carte sono molto preoccupanti. Il dottore Andrea Agnelli faceva lo spiritoso a telefono, dicendo che dall’acquisto di Anelka in avanti hanno buttato nel cesso 70-80 milioni di euro, tutti soldi degli azionisti. Questo è il sintomo dell’a-moralità che negli ultimi tempi aveva contraddistinto la società. Il PM di Torino che va rispettato, che fa un lavoro difficile e rischioso, non dimentichiamo che ha già archiviato una volta la posizione di Andrea Agnelli sul filone oneri e rischi che, secondo l’accusa, non erano stati inseriti nel bilancio. Si trattava di inserire gli eventuali risarcimenti del dopo Calciopoli, il PM esaminò con attenzione e ne archiviò la posizione. Può mai Santoriello avercela con la Juventus? A Perugia venne tentato lo stesso gioco per l’inchiesta su Suarez quando ci furono fughe di notizie e furono sospese per 15 giorni le indagini per evitare che ciò accadesse, nel tentativo di capire chi fosse a fornire queste notizie. Il problema è che non si fidano più della Procura di Torino. Piagnoni? Non hanno neppure più lacrime per piangere. Guardiamo le ultime intercettazioni, il 30 giugno del 2021 Arrivabene appena messosi a lavoro e mandato da John Elkan -senza che Vaciago dimentichi chi c’è in capo alla piramide- dà un’occhiata ed è immediatamente turbato da alcune criticità societarie. Campionato a parte del Napoli? Sì, ma non lo voglio dire, perché se dovesse succedere l’apocalisse mi punterebbero il dito contro. Manovra stipendi? Ci sono prove ancor più evidenti, ci saranno le testimonianze di Ronaldo che per 10 milioni netti è capace di fare di tutto, nonché quelle di De Sciglio, Emre Can, le e-mail di Chiellini, si fa presto, non ci sono più il PM accusato di essere tifoso del Napoli, ma le carte”.
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Fonte: Radio Napoli Centrale