6 Anguissa – I primi 40 minuti li trascorre a transumare per il campo senza una precisa idea di quello che deve fare. La cosa potrebbe anche procurare danni collaterali al Napoli che per fortuna riesce a colmare le sue mancanze. Poi cresce con il passare del tempo e la sua fisicità diventa fondamentale.
6,5 Lobotka – Si perde in fretta il conto dei palloni che tocca, anche perché lo fa sempre alla velocità della luce e così se ti distrai per un secondo sei spacciato. Nel sistema «lobotkocentrico» di Spalletti, tutto il Napoli ruota attorno allo slovacco che per continuità ricorda il sole di mezzanotte scandinavo: non si tramonta mai.
6 Zielinski – Non sa cosa sia l’ordinario. Perché ogni volta che tocca il pallone lo fa in maniera spettacolare. Non sempre le sorti delle sue giocate si rivelano efficaci, ma anche l’occhio vuole la sua parte ed esteticamente sono impeccabili. Danzando sulle punte alterna attimi di magia ad altri di buio pesto.
Fonte: Il Mattino