Grande emozione di Andrea Carnevale nel riabbracciare i compagni di squadra dei tempi d’oro di
Diego Armando Maradona durante la trasmissione “Legends – Ci vediamo a Napoli”, da un’idea di
Antonio Palmieri e di Rossana Russo, in onda su Canale 8 e Napflix. Con Carnevale, al tavolo del commento sportivo tra amarcord e valutazioni tecniche, guidato da Jolanda De Rienzo e Alessandro Renica, si sono aggiunti anche altri ospiti. Lo stesso Renica ha dichiarato: “Il gioco di Spalletti è un capolavoro. Chiunque abbia la palla ha una soluzione, è una continua ricerca degli spazi, in fase di differenziazione il Napoli ti fa male in tanti modi diversi: in triangolazione, con tagli centrali, con percussioni. Anche la rotazione dei centrocampisti è imprevedibile. Poi ci sono anche le riserve che quando entrano, segnano. A volte il Napoli è semplicemente ingiocabile; è anche l’attesa del momento giusto e la consapevolezza di essere una grande squadra. L’idea del Napoli in fase di non possesso è un po’ quella di Guardiola, nella gestione della palla ci sono numeri altissimi. Vincere a Napoli è un’altra cosa, la gloria che ti dà questa città è diversa. Napoli ti dà un’eternità pazzesca, imbarazzante a volte. Io e Carnevale abbiamo avuto la fortuna di vincere tutto qui a Napoli con il ciclo maradoniano. Il giorno prima dello Scudetto Diego disse che tutti dovevano portare qualcosa di azzurro: il giorno dopo lo stadio era tutto azzurro. Vedere quell’immagine è stato incredibile, eravamo con la bocca aperta. Mertens? Quando è andato via da Napoli da tifoso ci sono rimasto male. Se tutto va bene festeggiamo sia a Napoli che con il Galatasaray”. Renica ha poi toccato altri temi: “Il mio gol alla Juve in Coppa UEFA? Un tifoso morì anche per la gioia, ci rimasi male. Santoriello? Quando c’è un processo ci sono delle prove, inutile tirare fuori queste cose. Vialli? Personalmente sento molto la mancanza di lui e di Diego nel quotidiano, sono andate via due persone di grande livello”.