La guerra in Ucraina per assurdo è stata quella che ha accelerato l’operazione Kvara

Nel 2021 il georgiano costava 25 milioni, Giuntoli in estate lo ha preso a 10

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La guerra in Ucraina? Sì, perché Giuntoli, con i suoi contatti, ha capito in anticipo che la chiusura dei campionati russi avrebbe consentito il ritorno a casa di Kvara, fondamentale per chiudere l’affare a cifre sostenibili. Infatti sino alla fine del 2021, visto che i riflettori si accendevano attorno al gioiellino classe 2001, il Rubin Kazan chiedeva 25 milioni. Una cifra davanti alla quale la Juve e anche altre big estere ritennero giusto soprassedere. Non che Giuntoli avesse quel budget, ma era già dal 2019 che, grazie allo scouting e altri informatori, si era convinto di quanto forte fosse quel ragazzo dal ciuffo fluente, che manteneva uno stile di vita sano e si allenava ogni giorno con grande serietà. E così, quando con la guerra il giocatore passò al club georgiano Dinamo Batumi, l’uomo da marciapiede Giuntoli capì che non c’era un attimo da perdere e a marzo l’operazione era già chiusa per 10 milioni. La scintilla da cui è nato il nuovo Napoli.

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Fonte: Gazzetta

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