Spalletti, kamikaze, si è ustionato e non l’ha dimenticato
Volete farvelo nemico, Spalletti? Pronunciate la parola “scudetto” in sua presenza. Troppe sirene, troppe lusinghe. Di questi tempi di certo starà pregando non so chi di tenerlo umile, i piedi a terra. Solo essendo umilissimo potrà battere le streghe. Scaramantico? Forse. Prudente? Senz’altro Troppe ustioni nel suo passato. Spalletti non dimentica. Permaloso perché troppo permeabile. Di Lorenzo e soci non dovranno agitarsi e lasciarsi agitare più di tanto. Per molti di loro, questa sarà l’occasione irripetibile per trasformare Napoli in un manicomio. Nel caso dovesse accadere Luciano Spalletti, c’è da giurarlo, si ritirerà nella sua campagna, e chissà, forse scriverà una volta per tutte le sue memorie. Mai distratto, nulla lo distrae. Devi essere un vero kamikaze per capitare in due capitali del calcio come Roma e Milano e finire allo scontro frontale con i due capitani iconici (e le rispettive consorti). Non ha la simpatia unanime dei tifosi? Non è un problema. I giornalisti? Alla loro compagnia preferisce quella di Astra, il suo cavallo, Questo è Spalletti. Prendere o lasciare.
Fonte: Gazzetta