7 Meret – Vero che il tiro è sul suo palo, ma Piatek lo impegna severamente e lui certo ha un riflesso abbagliante. Resta l’unico rischio, si era sullo 0-0. Strepitoso all’81’ sul tiro di Piatek che rinvia sul palo dopo un’ora a mollo sotto l’acqua.
8 Di Lorenzo -La mossa segreta di Spalletti che lo libera quasi da compiti difensivi e lo piazza lì in prima linea, nella trincea granata. Segna il gol da bomber. Non un caso. Lui in attacco è spesso persino più offensivo di Lozano che gli guarda le spalle. Praticamente si traveste da secondo punta, da trequartista, da ala sinistra, dimostrando di aver un bel piede come rifinitore. Piede che lo tradisce all’84’ con l’unico svarione.
6,5 Rrahmani – Ha il compito di avviare la manovra: gode di una libertà assurda, perché la Salernitana ha talmente fretta di rintanarsi che gli lascio il tempo e lo spazio per fare quello che vuole in fase di primo passaggio dove non ha mai pressione. C’è solo Piatek da tenere d’occhio.
6 Kim Min-Jae- Patisce un po’ l’agilità e le ripartenze di Dia ma se c’è da spazzare e da farlo senza badare alle belle maniere, lui c’è. Essenziale ma appena Piatek gli prende qualche metro lui sbanda e si salva solo con un calcione (44’).
7 Mario Rui – Non avendo praticamente impegni difensivi, si piazza quasi sulla linea mediana anche perché gli strappi di Candreva sono assai sporadici. È lui che dà l’uno-due ad Anguissa che porta al gol. Scende che è un piacere e martella la fascia.
Fonte: Il Mattino