L’attaccante nigeriano sta trascinando la squadra a suon di gol ma è il collettivo il vero segreto di questo Napoli perché 47 punti non si fanno senza il contributo di tutti gli elementi in organico e così, anche se all’Arechi si rivedranno tutti i titolarissimi (con il punto di domanda Kvaratskhelia), Spalletti intende affrontare la seconda parte di stagione, che scatterà appunto dopo il derby, continuando a ruotare spesso gli interpreti del suo 4-3-3. Gestire le energie fisiche e mentali sarà determinante per arrivare fino in fondo perché “quota 100” vorrebbe dire scudetto sicuro ma anche con qualche punto in meno è lecito pensare che si possa tagliare il traguardo (lo scorso anno il Milan ha vinto con 86). Un parametro di riferimento interessante è relativo proprio alla passata stagione, nel corso della quale il Napoli fece quaranta punti nel girone di ritorno (uno in più rispetto all’andata): un bottino che sommato a quello attuale rappresenterebbe una discreta ipoteca sul tricolore. La squadra guidata da Sarri si fermò appunto a 47 nell’annata migliore, il primo Napoli di Carlo Ancelotti a 39. Il risultato peggiore degli ultimi dieci anni è quello del campionato 2019-20, con Ancelotti e poi Rino Gattuso: 24 punti.
Fonte: Gazzetta