Il sinistro di Maradona e piazza Plebiscito alle spalle. La storia di Napoli è qui, in quella teca del Gran Caffé Gambrinus dove da ieri brilla la riproduzione in bronzo gold del piede del Capitano dei trionfi azzurri stampata in 500 esemplari da Stefano Cec. «La numero 100 ho voluto donarla ad Antonio e Arturo Sergio e a Massimiliano Rosati, i proprietari di questo locale che rappresenta la storia di Napoli. Proprio come Diego», racconta con emozione Ceci nel giorno della presentazione del piede del Diez. Potranno ammirarlo napoletani e turisti di tutto il mondo: uno dei primi visitatori è stato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. «Qui si uniscono un luogo iconico e il simbolo della Napoli vincente», sottolinea il sindaco Gaetano Manfredi al fianco di Corrado Ferlaino, il presidente che acquistò Maradona nell’84; Emanuela Ferrante, assessore comunale allo sport, e Francesco Marolda, che da cronista del Mattino raccontò gli anni dei trionfi calcistici e dei drammi umani di Diego. Ceci e Maradona decisero cinque anni fa di realizzare la copia del magico piede in edizione limitata. E il progetto è diventato realtà dopo la morte di Diego, come la statua che l’imprenditore ha donato al Comune e al Calcio Napoli, sistemata all’ingresso degli spogliatoi dello Stadio Maradona. Anche Corrado Ferlaino ne ha ricevuto una copia. Per il sindaco Manfredi «questa sarà un’ulteriore attrazione per i turisti».
Da Il Mattino