Coppa Italia, Napoli-Cremonese, 2-2 (D.T.R.) 4-5 (D.C.R.): Colpaccio Cremonese

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Per gli ottavi di Finale di Coppa Italia, Napoli-Cremonese 6-7 Dopo i Calci di Rigore (Primo Tempo 2-1; Secondo Tempo 2-2; Tempi Supplementari 2-2).

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Azioni Salienti 14-4;

Primo Tempo, 4-3;

Secondo Tempo e Supplementari, 10-1.

Percentuali realizzative: 14% – 50%;

Primo Tempo, 50% – 33%;

Secondo Tempo, 0% – 100%.

Finora, in 25 gare ufficiali, su 391 Azioni Salienti totali, 290 sono quelle offensive degli Azzurri. Pari al 74,00%. Cioè, ogni 4 azioni pericolose, ben 3 son quelle del Napoli. La media a gara è di 11 azioni pericolose su 15 totali. 4 la media delle azioni pericolose subite a partita. Mentre, con i 66 gol finora realizzati, la Percentuale Realizzativa Media si attesta sul 22,75%. Della medesima, tra il 20% ed il 30%, abbiamo osservato un’alta probabilità di risultato finale positivo. Una gara stregata. Dalle controffensive cremonesi. Dalla bassa percentuale realizzativa Azzurra. Dall’Arbitro/a. Nel Primo Tempo, gara equilibrata. Prima frazione di tempo della Cremonese. Nella seconda parte, di marca Azzurra. Nella restante parte di gara dominio Azzurro. Interrotto dall’unica azione di rilievo della Cremonese. Con conclusione di testa. Senza contrasto. In area, in fase difensiva, si deve marcare a distanza di braccia. Non esiste la zona pura. Nella propria zona di competenza si deve marcare a uomo…Temevamo e temiamo gli arbitraggi. Quelli che consentono il Calcio-Rugby. Cioè l’Anti-Calcio. Il “gioco dei calci”. All’avversario. La conduzione arbitrale del Direttore di Gara, Maria Sole Ferrieri Caputi, è stata ineffabile. Troppi danni. Ha lasciato correre falli da rigore. E, addirittura, falli da gioco violento. Che avrebbero dovuto comportare diverse espulsioni dirette. Senza bisogno alcuno di revisione VAR. Per pari opportunità di genere, l’AIA ci ha presentato questa Direzione Arbitrale. Che ha saltato, misteriosamente, la trafila in Lega Pro. Ed in Serie B. Ci si aspettava, di conseguenza, un fenomeno del ruolo. Invece…

A cura di Alessandro Cardito

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