Tardelli su Gazzetta: “Se Allegri vince pure a Napoli, si preoccupino le avversarie”
In pochi come Marco Tardelli conoscono l’effetto che fanno certi filotti della Juve: sulla testa dei bianconeri e anche (soprattutto?) di quelli che se li ritrovano addosso. Ma non è da pochi saper leggere «una classifica che è ancora molto chiara».
Dunque Napoli ancora favorito?
«Per forza: a 44 punti come potrebbe non esserlo? Perdere contro l’Inter può capitare, ma contro la Samp l’ho visto di nuovo bene, soprattutto nel secondo tempo: hanno giocato tranquilli, come non avevano fatto a Milano. Però dire che uno scudetto è già vinto all’inizio di gennaio è un po’ presto».
E perché la Juve può crederci, allora?
«Perché se va avanti così, otto vittorie di fila e senza prendere un gol, come minimo è una squadra pesantemente sul pezzo. Non so se basterà per lo scudetto, ma è in grande recupero».
E mette pressione a chi sta davanti.
«Molta: sicuramente al Milan, ma pure al Napoli. Che, sicuramente, giocano un pochino meglio della Juve».
Determinante una difesa blindatissima: la stupisce?
«No: vuol dire che il centrocampo funziona molto bene. La difesa e i suoi interpreti sono importanti, ma solo se davanti c’è una protezione adeguata».
Infatti il centrocampo era il settore che più la lasciava perplesso, a inizio stagione.
«La crescita di Rabiot è stata notevole, e determinante. Ha fatto bene a tutto il reparto, dunque a tutta la squadra».
Ma in Italia si può ancora vincere soprattutto con la forza della difesa? Di otto vittorie di fila, portarne a casa cinque per 1-0?
«Se la Juve lo sta facendo, vuol dire che si può».
Ma così si può vincere anche lo scudetto?
«Magari sì, ma dovevano iniziare prima per riuscirci. Non erano, però, determinati come lo sono adesso».
Fattore giocatori recuperati, o da recuperare: quanto può incidere?
«In teoria dovrebbe essere così. Ma, solo per fare un esempio, quel Lukaku che non riesce a tornare lui dimostra che non sempre è automatico. Però la qualità dovrebbe migliorare, certo».
Pogba, Vlahovic, Chiesa e Di Maria: ci sarà modo di farli giocare insieme?
«Si può trovare, magari non in tutte le partite. Arriverà anche il momento in cui qualcuno avrà bisogno di riposare: Di Maria, per esempio, mi sembra possa aver problemi a giocare tante partite ravvicinate. Però Vlahovic e Chiesa insieme ci stanno benissimo, e Pogba alle loro spalle anche. Bisogna vedere quando Pogba e Vlahovic recupereranno davvero al cento per cento. Ma nel frattempo Milik sta facendo molto bene».
Le vicende extrasportive possono condizionare?
«Credo di no: quando nello spogliatoio fai gruppo, soprattutto nei momenti difficili, a volte riesci ad andare addirittura meglio. E Allegri in queste situazioni si esalta. Altre volte la Juve era in difficoltà, o molto indietro in classifica, e poi ha recuperato».
Quanto pesa Napoli-Juve di venerdì?
«Determinante se la Juve dovesse perdere: a quel punto credo proprio che lo scudetto non potrebbe più vincerlo. Ma se dovesse vincere, ci crederebbe ancora di più. E forse ci crederebbero di meno le altre».
Fonte: Gasport