Lo ribadiamo e confermiamo: “Nessun buu razzista in quel di Milano”

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«Ci tengo a fare una premessa, mai nella storia ricordo dei buu razzisti da parte dei tifosi napoletani. Sono rimasto sbalordito dal comunicato del giudice sportivo». Maurizio Criscitelli, storico coordinatore del Napoli Club Bologna, era presente allo stadio Meazza, nel terzo anello blu, quello occupato dai supporter partenopei provenienti da regioni diverse dalla Campania. Il giudice sportivo della Lega Serie A, come noto, ha chiesto un supplemento d’indagine per presunti cori razzisti contro Lukaku che sarebbero arrivati proprio dagli spalti occupati dai tifosi del Napoli. «Tra l’altro, giusto subito dire che è stata una serata nella quale abbiamo cantato pochissimo», ha spiegato Criscitelli. «L’unico coro che si è levato dal settore ospite è stato: Kim, Kim, Kim, fatto ad ogni intervento importante del difensore coreano, soprattutto quando anticipava Lukaku o gli strappava un pallone. Sarà nato da lì questo corto circuito. Ci tengo a ribadirlo: seguo le gare del Napoli da decenni, mai ho sentito un insulto razzista contro un giocatore avversario. Non appartiene alla cultura stessa del tifo azzurro». C’è chi, poi, la mette sulla provocazione. «Dare del razzista ad un tifoso del Napoli è un assurdo. Proprio noi che nel 2018 abbiamo fatto una lotta dopo i buu a Koulibaly, sentiti proprio al Meazza», aggiunge Camillo Cimmino, presidente del club Milano partenopea. «Cori discriminatori non ce ne sono stati, lo garantiamo».

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Il Mattino

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