Il Mattino – Kvara, il genio e il suo buio

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Il Napoli è stato battuto dall’Inter ieri sera a San Siro dopo una scia di undici vittorie consecutive, per 1-0. Gli azzurri sono apparsi spenti, non cattivi, e soprattutto non in forma. Oggi Il Mattino sottolinea proprio la forma di Kvicha Kvaratskhelia. “Il genio e il suo buio. Succede quando hai 22 anni che le luci invece di accendersi si spengano. Poi sono quelle di San Siro, non luci qualsiasi. E la notte di Kvara si trasforma nella notte di uno qualsiasi, non di quello che fino a ieri sera è era tra i più belli del reame: senza lampi, né colpi da stregone, né illusioni ottiche, né conigli estratti dal capello. Non si può andare ad affrontare l’Inter con spirito francescano, in generosa povertà come ha fatto il talento georgiano. Ha detto che gli piace essere soprannominato Kvaradona… ma Diego certe sfide non le falliva in questa maniera, facendosi annullare. Lui, ha fatto flop. Clamorosamente. Non ha lasciato traccia, anche perché la scelta di piazzare Darmian e non Dumfries su di lui, se inizialmente sembrava una scelta suicida, alla fine è stata una delle mosse chiavi di Inzaghi. Sia pure con qualche calcetto intimidatorio di troppo. Che è andato a segno. «Di solito – ha detto – possono vedere in tv tutti i miei movimenti tanto non riescono a fermarmi». Stavolta, non è andata così: un accenno di presenza solo a metà ripresa, poi ogni duello è finito nel peggiore dei modi. Spalletti sa bene che serviva la sua fantasia per smuovere le acque di un palleggio fragile e senza l’inventiva di Lobotka. Perché così, matematicamente, si perde”.

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