Alle origini di Kvara. Ci ha pensato La Repubblica. Il quotidiano è andato in Georgia, a Tbilisi, per farsi raccontare il nuovo fenomeno del calcio. Si legge: “Kvara era eccezionale nel dribbling ma anche molto forte fisicamente. Questo grazie alla nostra accademia: buona formazione, buona alimentazione, buon ambiente. A 16 anni ha segnato il primo gol in prima squadra contro lo Shukura di Kobuleti.
Qui il primo allenatore di Kvara è stato Lado Kakashvili: “Aveva in testa il dribbling, era una piccola ossessione per lui. E noi non gli abbiamo mai detto di smettere, di non farlo, non l’abbiamo mai chiuso in un ruolo. A 13 anni ha giocato anche come terzino destro, volevamo insegnargli a capire i movimenti dei difensori. Seguo ogni partita del Napoli e Kvara mi sembra sempre il ragazzo che abbiamo cresciuto”.
Andrés Carrasco, spagnolo, capo dell’accademia, ha detto: “Kvara è molto georgiano, tende a non preoccuparsi quando le cose non vanno bene, non pensa alle conseguenze di un errore. È un po’ anarchico. E un po’ artista”.
La Redazione