Venerato sui rinnovi: “Agli sgoccioli quelli di Rrahmani e Di Lorenzo”

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

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Rinnovi di Lobotka, Rrahmani e Di Lorenzo? “È arrivata la firma di Lobotka per il nuovo contratto. I contenuti sono già noti. Confermo che siamo agli sgoccioli anche per Rrahmani e Di Lorenzo, bisogna limare gli ultimi dettagli burocratici. Lo slovacco guadagnerà 2,5 milioni a stagione fino al 2027, con un’opzione per il 2028. Se il Napoli dovesse vincere qualcosa di importante, saranno assegnati anche dei premi collettivi. Ci sono calciatori i quali sembrano essere propensi ad accettare il progetto tecnico del Napoli, un progetto, tuttavia, non di ridimensionamento. Ma piuttosto che affidarsi a bilanci di fantasia, il club preferisce proseguire lungo una strada virtuosa e vincente costituita da bilanci sani e veritieri. Se giocatori hanno fatto meno bene percepiscono stipendi milionari, è lecito incrementare il futuro ingaggio di uno come Lobotka. I calciatori restano a Napoli per il progetto e per il gioco espresso, oltre la bravura della società di trattenere giocatori importantissimi con cifre modifiche e modeste. Stanislav avrebbe potuto aprire un mercato in Inghilterra e in Spagna; invece complimenti al Napoli e allo stesso calciatore, il quale ha preferito restare per la bontà del progetto. In Italia ci cibiamo spesso della parola ‘progetto’, questo termine a Napoli si può utilizzare nel modo adeguato. Quando c’è un solo gallo a cantare, è tutto più agevole. A Napoli c’è un allenatore che ha l’ultima parola, un ds apprezzato dal tecnico e si procede così lungo un’unica direzione. Conoscendo come si muovono molte società italiane, questa direzione non è imboccata da tutti i club della Serie A. Il Napoli tenta costantemente di estrapolare il massimo potenziale da un calciatore talentuoso, poi eventualmente lo cede quando non crede più nel progetto della squadra e si adopera un anno prima per sostituirlo. Giuntoli è stato ascoltato dalla società nel momento in cui è stato scelto Spalletti, Allegri non sarebbe stato adeguato per il progetto tecnico del club”.
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