Va poi sottolineato che l’indagine è in corso da meno di un mese e che a Nyon non sono ancora arrivati gli atti dell’inchiesta Prisma (che tra l’altro andranno tradotti). La Uefa preferisce mantenere una certa prudenza e aspettare le mosse della giustizia ordinaria e della giustizia sportiva italiana, dunque per eventuali provvedimenti in Europa non dovrebbero esserci novità fino a giugno. Prima di allora (a marzo ci sarà il pronunciamento della Corte di giustizia europea) si saprà però di più sul fronte Superlega, questione che indirettamente potrebbe avere un suo peso a livello politico.
La Gazzetta dello Sport