Ostigard, Demme e Gaetano: c’è un altro Napoli che chiede minutaggio
I meno utilizzati di Spalletti sperano nella svolta
Tutto è pronto: manca sempre meno al ritorno in campo della Serie A con il Napoli di Spalletti pronto a ripartire da un big match già determinante, la sfida di Milano contro l’Inter. Sarà una seconda parte di stagione impegnativa per gli azzurri: il +8 sulla seconda è un risultato incredibile, ma anche con poco valore se la squadra non saprà gestire il vantaggio e soprattutto tornare a stupire tutti come ha fatto per intero nel 2022, ormai alle spalle.I “titolarissimi” di Spalletti sono pronti, rientrati anche ormai tutti alla base dal Mondiale giocato in Qatar. Ma c’è un gruppo di azzurri che vuole eccellere e crescere in questo 2023, provando a cambiare l’inerzia del minutaggio: il primo in classifica è certamente Diego Demme, l’uomo mercato del Napoli di De Laurentiis in questo inverno, il centrocampista che deve scegliere se chiudere la valigia per giocare altrove oppure giocarsi ancora le sue carte in azzurro con il rischio di dileguarsi nell’ombra di Lobotka. La Salernitana e altri club italiani e esteri sono su di lui, ma la scelta verrà fatta in un gennaio pieno zeppo di partite in cui magari Demme potrà trovare quello spazio richiesto al club. Dietro di lui anche Gianluca Gaetano: solo 58′ in campo, nemmeno un’ora in tre mesi, e la sensazione di dover fare di più. Napoli non è Cremona – dove è cresciuto negli ultimi due anni – ma il talentino azzurro deve sottostare alle gerarchie di Spalletti che non lasciano troppo spazio a tutti, soprattutto in mezzo al campo. Più indietro, invece, la voce di Leo Ostigard: il norvegese è arrivato al Napoli da scommessa ma ha saputo ben mettersi in mostra in questi mesi, quando chiamato in causa. 398 minuti giocati per l’ex Genoa, l’elemento su cui il club potrà costruire nei prossimi anni, ma anche la sensazione di essere il quarto centrale negli ordini di scuderia, dietro anche a Juan Jesus. Basterà per farsi le ossa velocemente e convincere il club a scalare le gerarchie?
Fonte:mattino.it